Tahir Elci, capo dell'associazione degli avvocati di Diyarbakir, nel sud-est a maggioranza curda della Turchia, è stato ucciso in una sparatoria a Diyarbakir. E' stato raggiunto da diversi colpi di pistola durante un incontro pubblico. Elci era in attesa di processo per alcuni commenti sul Pkk. Tensione a Istanbul: scontri tra la polizia e centinaia di manifestanti. Disordini anche a Diyarbakir dove sono morti due poliziotti.
Nella sparatoria, avvenuta dopo una conferenza stampa organizzata nel distretto storico di Sur, è rimasto ucciso anche un poliziotto, e altri 3 risultano feriti. Imposto il coprifuoco. Avvocato per i diritti umani molto noto in Turchia, Tahir Elci era stato arrestato e poi rilasciato in attesa di giudizio il mese scorso per aver sostenuto durante una trasmissione tv di non considerare il Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, un'organizzazione terroristica, come invece ritenuto da Ankara.
In un filmato diffuso dalle tv turche, si vede Elci parlare poco prima degli spari: "Guerra, combattimenti, armi e soldati restino fuori da questa zona", diceva.
Scontri a Istanbul e Diyarbakir - Dopo l'uccisione di Elci, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per protestare. La polizia turca ha disperso con cariche e cannoni ad acqua un corteo che si era riunito su viale Istiklal, nel centro di Istanbul. Tensione anche nella città teatro del delitto, Diyarbakir, dove gli agenti hanno respinto la folla intenta a lanciare pietre. Nel centro storico di Sur, dove è avvenuta la sparatoria, era già stato imposto un coprifuoco. Due agenti sono rimasti uccisi a Diyarbakir.
Erdogan rivendica la lotta al Pkk - "Ho appena saputo che il presidente dell'Associazione degli avvocati Tahir Elci è morto e che un poliziotto è stato ucciso. Questo incidente mostra quanto sia nel giusto la Turchia nella sua lotta determinata contro il terrorismo". Così il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha commentato quanto avvenuto nella capitale del Kurdistan turco.