DECISIONE PRESA IN ACCORDO CON LA RUSSIA

Jet russo abbattuto, la Turchia sospende i voli militari in Siria

La decisione in accordo con la Russia per evitare il rischio di nuovi incidenti. Intanto Mosca cancella le esercitazioni navali con Ankara

© ansa|

La Turchia ha sospeso temporaneamente i suoi voli militari in Siria nell'ambito della Coalizione internazionale anti-Isis dopo l'abbattimento del jet russo al confine. Lo rivela il quotidiano Hurriyet, citando fonti anonime della diplomazia di Ankara e spiegando che la decisione sarebbe stata presa in accordo con la Russia per evitare il rischio di nuovi incidenti.

Lo stop potrebbe durare fino a quando Ankara e Mosca non riapriranno i canali di dialogo, tra cui una "hotline" per la trasmissione di comunicazioni militari ritenuta necessaria per la prevenzione di possibili episodi ulteriori di tensione al confine.

Mosca cancella manovre navali con Ankara - La Russia, intanto, ha deciso di sospendere per un tempo indefinito la sua partecipazione alle esercitazioni navali sul Mar Nero "Blackseafor", a cui partecipa anche la marina militare turca. Lo fa sapere alla Tass il presidente della Commissione Difesa della Duma, Vladimir Komoiedov, precisando che è una risposta all'abbattimento del jet russo.

Turchia: "Canali aperti per evitare incidenti" - "Sarebbe appropriato prendere misure che evitino esperienze di nuove situazioni indesiderate tra le Forze armate dei due Paesi mantenendo i canali di comunicazione militari e diplomatici con la Russia", si legge in un comunicato pubblicato al termine della riunione programmata del Consiglio militare supremo turco (Yas). Il vertice è stato presieduto ad Ankara dal premier Ahmet Davutoglu alla presenza dei vertici dell'esercito.

Proposto un incontro tra Erdogan e Putin - Ankara ha dunque proposto un incontro tra Vladimir Putin ed Recep Tayyip Erdogan a margine della Conferenza Onu sul clima a Parigi il 30 novembre e il presidente russo "è stato informato" di questa richiesta. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.