Terzo giorno di Papa Francesco in Kenya. Il Pontefice ha visitato in mattinata il quartiere povero di Kangemi a Nairobi, uno degli slam che circondano la capitale. Bergoglio ha voluto sottolineare come l'accesso a servizi base, quali acqua potabile e fogne, istruzione e ospedali, rappresentino un fondamentale diritto umano. Nel pomeriggio prevista la partenza per l'Uganda, seconda tappa del viaggio in Africa.
"Rifiutate lo zucchero della corruzione" - "Non prendeteci gusto. Non accettate guesto zucchero che si chiama corruzione", ha detto il Papa ai giovani nello stadio di Nairobi. "La corruzione ci sottrae l'allegria, le persone corrotte non vivono la pace - ha aggiunto il Pontefice -. La corruzione non è un cammino di vita. E' un cammino di morte".
"Pochi ricchi emarginano poveri nelle periferie" - Il Pontefice da Kangemi ha denunciato come "l'emarginazione urbana nasce dalle ferite provocate dalle minoranze che concentrano il potere, la ricchezza e sperperano egoisticamente mentre la crescente maggioranza deve rifugiarsi in periferie abbandonate, inquinate, scartate".
"Rispettosa integrazione urbana" - Papa Francesco ha poi chiesto che "le autorità prendano insieme a voi la strada dell'inclusione sociale, dell'istruzione, dello sport, dell'azione comunitaria e della tutela delle famiglie perché questa è l'unica garanzia di una pace giusta, vera e duratura". Ha chiesto una "rispettosa integrazione urbana", "né indifferenza né paternalismo".
"Fratelli delle periferie avete un posto speciale nella mia vita" - "Voi fratelli delle periferie - ha aggiunto - non mi vergogno a dirlo, avete un posto speciale nella mia vita e nelle mie scelte". Le vostre gioie e angosce "non mi sono indifferenti, come possiamo non denunciare le ingiustizie subite?", ha detto il Papa lodando la "saggezza e la cultura dei quartieri popolari", ricca di valori dimenticati dalla società del benessere, intorpidita dal consumismo.
L'appello ai cristiani: "Prendete iniziativa contro le ingiustizie" - Il Papa ha quindi fatto appello "a tutti i cristiani, in particolare ai pastori, a rinnovare lo slancio missionario, prendere iniziativa contro tante ingiustizie, a coinvolgersi nei problemi dei cittadini, ad accompagnarli nelle loro lotte, a custodire i frutti del loro lavoro collettivo e celebrare insieme ogni piccola o grande vittoria".