AD AUVELAIS

Ancora operazioni antiterrorismo ma cala l'allerta a Bruxelles

La decisione dopo giorni di allarme rosso continuo. Salah Abdeslam e il suo complice erano stati inseriti nella lista delle 85 persone sospette inviata al borgomastro di Molenbeek. Paura antrace, la polizia: era solo un falso allarme

© -afp

Vasta operazione antiterrorismo della polizia belga ad Auvelais, località vallone tra Charleroi e Namur. Si è trattato di una perquisizione "nel quadro dell'inchiesta riguardante gli attentati di Parigi" ma nessuna persona è stata fermata. Chiuso anche un tratto dell'autostrada E42 vicino ad Auvelais, che collega Dunkerque (Francia) ad Aschaffenbourg (Germania).Cala l'allerta a Bruxelles: il livello scende a 3 come nel resto del Paese.

Dopo giorni di allarme rosso continuo, per il coordinamento dei servizi antiterrorismo belgi (Ocam) l'allerta a Bruxelles può scendere a livello 3: significa che la minaccia è considerata "seria ma non più imminente", spiega il premier Charles Michel.

Ad Auvelais perquisita la casa di due maghrebini - La perquisizione scattata nella località vallona di Auvelais ha riguardato un'abitazione occupata da due giovani di origine maghrebina di circa 25 anni, che non erano presenti della casa con regolarità e che l'avevano affittata il 5 ottobre. Lo ha riferito un vicino, secondo quanto riportato dal sito del quotidiano DH.

Salah-Abrini-Abaaoud in lista sospetti Molenbeek - Nel frattempo è emerso che i nomi di Salah Abdeslam e Mohamed Abrini, ma anche quelli dei fratelli Abaaoud erano sulla lista di 85 soggetti sospettati di radicalizzazione preparata dall'Ocam (l'organo belga per l'analisi della minaccia, ovvero il coordinamento anti-terrorismo) ed inviata al borgomastro di Molenbeek, Francoise Schepmans. La lista di Molenbeek fa parte degli elenchi "informativi" che da quasi un anno l'Ocam, con aggiornamenti ogni due mesi, invia ai borgomastri ed ai capi delle polizie locali dei comuni interessati.

Polvere bianca alla Grande Moschea, la polizia: falso allarme - E' risultata "inoffensiva" la polvere bianca recapitata all'interno di alcune buste alla Grande Moschea di Bruxelles, situata a poche centinaia di metri dalle istituzioni europee, L'edificio era stato subito evacuato dopo il ritrovamento del materiale. Undici persone, tra cui due poliziotti, erano state sottoposte a decontaminazione dal "team anti-gas". Ed erano scattate le analisi sulla polvere. Il commissariato di polizia di Bruxelles Capitale ha fatto sapere che si trattava probabilmente soltanto di farina.

Rilasciato il giovane ferito dopo l'attacco alla polizia - Intanto è stato rilasciato il giovane di 20 anni, originario di Vilvoorde, il sobborgo fiammingo di Bruxelles "ad alta densità di giovani radicalizzati", che domenica si è volontariamente lanciato in auto contro le forze di polizia durante il raid a Molenbeek. Lo rende noto la Procura di Bruxelles specificando che è stato il panico l'origine del gesto. La polizia aveva aperto il fuoco e l'uomo era stato ferito ad un braccio, fermato per "ribellione armata" e trasportato in ospedale.

Berlino, blitz forze speciali - A Berlino le forze speciali della polizia tedesca hanno compiuto due blitz in altrettante moschee a Charlottenburg e Neukoelln. Due i fermati, ma nella perquisizioni "non è stato trovato nulla" di particolarmente sospetto.