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Ferrovie dello Stato, si dimette l'intero Cda: azzerati i vertici dell'azienda

Solo tre giorni fa il governo aveva annunciato la privatizzazione del 40% della compagnia "nel corso del 2016"

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Tutto il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane si è dimesso, con il conseguente azzeramento dei vertici. Lo conferma l'azienda in una nota ufficiale, aggiungendo che un'assemblea per la nomina del nuovo Consiglio sarà convocata il più presto possibile. Solo tre giorni fa il governo aveva annunciato la privatizzazione del 40% della compagnia "nel corso del 2016, compatibilmente con le condizioni del mercato".

A presentare le dimissioni sono stati anche il presidente Michele Mario Messori e l'amministratore delegato Michele Mario Elia. Entrambi sarebbero stati invitati al passo indietro su indicazione diretta del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, già nel corso della settimana scorsa.

Ipotesi Renato Mazzoncini - Alla guida del gruppo potrebbe andare Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Busitalia, controllata di Fs, che nel 2012 conluse l'accordo con l'allora sindaco di Firenze Matteo Renzi per la privatizzazione dell'azienda ferroviaria fiorentina.

Padoan: "Presto nomina management per privatizzazione" - "Provvederemo rapidamente alla nomina del management chiamato a condurre la società nel processo di valorizzazione avviato formalmente con il DPCM varato questa settimana dal Governo" sulla privatizzazione di Ferrovie dello Stato. Lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan. "A tutti gli amministratori - ha aggiunto - e in particolare a Marcello Messori e a Michele Elia nei rispettivi ruoli di presidente e amministratore delegato, va la gratitudine del Governo per il lavoro svolto".

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