E' stato posto in stato di fermo il cosiddetto "emiro bianco" di Artigat - nel sud della Francia - Olivier Corel, il religioso salafita che avrebbe ispirato diversi jihadisti. Tra questi ci sono il killer di Tolosa Mohamed Merah e la "voce" delle rivendicazioni Isis degli attacchi di Parigi del 13 novembre, Fabien Clain. In giornata l'abitazione dell'imam era stata perquisita da circa sessanta agenti di polizia.
Durante l'operazione condotta dalla polizia francese, diversi mezzi blindati hanno bloccato l'accesso al comune di Artigat. Assieme alla casa di Corel, sono state perquisite anche altre sedi legate agli ambienti estremisti islamici. Corel è stato arrestato per detenzione illegale di un fucile da caccia.
Chi è l'emiro bianco - Il 69enne Olivier Corel, nato in Siria come Al-Dandachi, è arrivato in Francia nel 1973 ed è finito nel mirino dei servizi segreti francesi fin dai primi anni Duemila. Ex responsabile dell'Organizzazione degli studenti islamici di Francia, gruppo vicino ai Fratelli musulmani, fu indagato per un suo legame con il Gruppo Islamico Armato. Quest'ultimo era composto da circa 20 membri, molti minorenni, che ufficialmente seguivano lezioni di geopolitica e religione, ma in realtà venivano instradati a compiere la jihad armata. Tutti sono stati intercettati per tre anni prima dello smantellamento dell'organizzazione, ma non è stata raccolta nessuna prova su Corel.
Giunto nella cittadina di Artigat nel 1987, Corel ha fondato una sorta di "circolo religioso" che ha instradato diversi giovani alla jihad, sia in Siria sia in territorio europeo. Nel 2009 Corel venne processato e assolto per mancanza di prove, mentre i fratelli Clain e altri estremisti vennero condannati a cinque anni di prigione. L'imam venne interrogato anche nel 2012, dopo gli attacchi compiuti da Merah, ma non furono formulate accuse nei suoi confronti.