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Siria, la Turchia abbatte un jet russo Furia Putin, giallo sulla sorte dei piloti

I ribelli hanno annunciato la loro uccisione ma una fonte della sicurezza turca: "Sono vivi". Il Cremlino: "Pugnalata alla schiena ma niente risposte militari". Nato convoca Consiglio straordinario. Obama e Hollande: "No escalation"

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Un aereo militare russo è stato abbattuto in Siria dalla Turchia per aver violato lo spazio aereo di Ankara "per 17 secondi". Mosca nega lo sconfinamento e Putin attacca: "Turchia complice dei terroristi, è una pugnalata alla schiena". Esclusa però una risposta militare. I piloti si sono lanciati con il paracadute, ma è giallo sulla loro sorte. I ribelli hanno annunciato la loro uccisione ma fonti della sicurezza turche smentiscono: "Sono vivi".

Distrutto anche un elicottero russo: almeno un morto - I ribelli siriani hanno anche affermato di aver distrutto un elicottero russo. Il velivolo pare fosse stato inviato in soccorso dei piloti del jet abbattuto. Il Cremlino ha ammesso che un soldato ha perso la vita.

Giallo sulla fine dei piloti del jet - I ribelli turcomanni hanno invece annunciato l'uccisione dei due piloti: "Abbiamo sparato a entrambi mentre stavano atterrando con il paracadute e i loro corpi sono qui". Online era pure comparso un video con il presunto pilota senza vita circondato da un gruppo di persone che urlano "Allah Akbar", "Dio è grande". Poi la smentita da parte di fonti della sicurezza di Ankara, citate dalla tv privata Ntv. Secondo la stessa fonte i piloti sarebbero al momento nelle mani di gruppi non specificati dell'opposizione siriana, con cui le autorità turche avrebbero aperto dei canali per cercare di ottenerne la liberazione.

Putin: "Una pugnalata alla schiena" - Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che l'operazione contro il jet "è stata una pugnalata alla schiena". Per Ankara infatti "non era una minaccia", ha sottolineato il capo del Cremlino. "E' stata una pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo", ha continuato, evidenziando che l'abbattimento è un "evento che va oltre i limiti dell'ordinaria lotta contro il terrorismo".

"Se l'Isis ha questi soldi, che ammontano a decine, centinaia di milioni, forse miliardi di dollari, grazie alla vendita del petrolio, e per di più ha la protezione armata di interi Stati, allora è chiaro perché questi uomini si comportano in maniera così arrogante e prepotente". Il jet, ha ammesso per la prima volta, è stato colpito con un missile aria aria mentre il velivolo era in territorio siriano, a un chilometro dal confine turco, ed è caduto sempre in territorio siriano a 4 chilometri dalla frontiera.

Cremlino: "No risposta militare" - Il Cremlino esclude comunque che la Russia possa minacciare militarmente la Turchia. L'abbattimento del jet, tuttavia "avrà inevitabili conseguenze". Lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Il ministro Lavrov ha invitato i cittadini russi a non visitare la Turchia per motivi storici o altri scopi. "La minaccia del terrorismo in questo Paese non è inferiore a quella esistente in Egitto".

Spazio aereo violato per 17 secondi - L'aereo russo abbattuto avrebbe violato lo spazio aereo turco per "17 secondi": è quanto afferma Ankara nella lettera inviata al Consiglio di Sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon. "Questa mattina (24 novembre) 2 aerei Su-24 di nazionalità sconosciuta - si legge nel testo - hanno avvicinato lo spazio aereo nazionale della Turchia nella regione di Yayladagi/Hatay. I due velivoli sono stati avvertiti 10 volte nell'arco di 5 minuti attraverso il canale 'Emergency' ed è stato richiesto loro di cambiare direzione verso sud.

"Ignorando questi avvertimenti - prosegue il testo -, entrambi gli aerei, ad un'altitudine di 19.000 piedi (circa 6.000 metri, ndr) hanno violato lo spazio aereo nazionale turco per una lunghezza (rispettivamente) di 1,36 miglia e di 1,15 miglia per 17 secondi a partire dalle 09:24:05" ora locale. "In seguito alla violazione, l'aereo numero 1 ha lasciato lo spazio aereo turco. Al secondo è stato sparato da F-16 turchi in azione di pattugliamento (...). L'aereo 2 è quindi precipitato sul lato siriano del confine fra Turchia e Siria", continua il testo della lettera.

Ordine abbattimento giunto da premier turco - Secondo media locali, l'ordine di abbattere il jet è arrivato dal premier turco, Ahmet Davutoglu, informato della violazione dello spazio aereo dal capo di Stato maggiore, Hulusi Akar. L'abbattimento è avvenuto da parte dei caccia F-16 di Ankara nonostante gli avvisi (dieci avvertimenti in pochi minuti) lanciati dai turchi. Sulla vicenda Ankara ha convocato l'ambasciatore russo.

Mosca convoca incaricato militare turco - Il ministero della Difesa russo, a sua volta, ha quindi convocato l'incaricato militare turco. Lo fa sapere lo stesso dicastero citato dall'agenzia di stampa Interfax.

Consiglio straordinario Nato
- Su quanto accaduto si è mossa anche la Nato con un vertice d'emergenza a Bruxelles. La riunione avrà scopo informativo e la Turchia non ha invocato l'articolo 4, che prevede consultazioni se viene minacciata "l'integrità territoriale, l'indipendenza o la sicurezza".

Diffusi i tracciati radar - L'esercito turco ha quindi diffuso i tracciati radar a sostegno della propria versione: dalla mappa emerge che l'aereo russo ha sconfinato nella provincia sudorientale turca di Hatay mentre volava in modo circolare nel nord della Siria, vicino al confine. Da parte sua, Ankara ha fatto sapere che da tempo aveva avvertito Mosca che non avrebbe più tollerato sconfinamenti da parte dei suoi caccia.

Obama: "Turchia ha diritto a difesa territorio" - "La Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti. Sottolineando che è ancora in corso la raccolta di informazioni per stabilire quanto accaduto, Obama ha poi riferito che sarà in diretto contatto con Erdogan.

Hollande: "Evitare escalation" - "Si tratta di un episodio grave, ma bisogna evitare ogni escalation". Sono le parole di Francois Hollande dopo l'incontro con Barack Obama alla Casa Bianca. Anche lo stesso Obama ha esortato Turchia e Russia a evitare escalation.