MONETIZZARE LA TRAGEDIA

Attacchi Parigi, 50mila euro in cambio dei video dell'orrore

Tanto avrebbe pagato il "Daily Mail" per le immagini della sparatoria davanti al ristorante Casa Nostra

© da-video|

"Cinquantamila euro": sarebbe questa la somma sborsata dal quotidiano britannico "Daily Mail" per acquistare il drammatico video della sparatoria davanti al ristorante Casa Nostra di Parigi, durante gli attentati terroristici di Parigi. A raccontarlo è Djaffer Ait Aoudia, un giornalista che era presente sul posto e che ha filmato (con telecamera nascosta) la lunga trattativa tra i giornalisti britannici e i proprietari del ristorante.

Nel video di Djaffer Ait Aoudia si vede il gestore di Casa Nostra, "di origini algerine come me", ha raccontato il giornalista al Petit Journal, mostrare le tragiche immagini della videosorveglianza ai reporter del grande tabloid britannico giunti a Parigi per coprire la cronaca delle stragi.

Trattativa durata ore - Per Djaffer, nel corso di un negoziato durato ore, si è passati da una prima offerta di 12mila euro fino ai 50mila euro in bigliettoni cash lasciati sul tavolo dell'esercente. Per poter leggere il filmato della videosorveglianza, criptato da un codice di sicurezza della polizia, è stato anche necessario l'intervento di un hacker. Alla fine della trattativa i giornalisti avrebbero chiesto di distruggere l'hard disk per essere sicuri di avere l'esclusiva, ha aggiunto Djaffer Ait Aoudia.

Il Daily Mail unico giornale anche ad aver raccolto la testimonianza dell'italiana scampata alla sparatoria - Tra l'altro, il Daily mail è l'unico media ad essere riuscito a raccogliere la testimonianza della diciottenne italiana Barbara Serpentini, scampata miracolosamente alla strage mentre si trovava ai tavolini della pizzeria insieme alla sua amica quarantenne Sophia Bejali quando uno dei terroristi scesi dalla Seat nera della morte e armato di Ak47 cominciò a sparare a raffica contro il locale.

Daily Mail: "No comment" - "In questo contesto molto difficile di terrorismo volevo che questa storia venisse alla luce - ha affermato Ait Aoudia -. Penso che prima di trasmettere certe immagini si dovrebbe riflettere, tanto più che si tratta di elementi utili per l'inchiesta". Interpellato dal Petit Journal il quotidiano britannico ha replicato con un secco "no comment".