LO GETTARONO NEL PO CHIUSO IN UN SACCO

Mantova, 48enne ucciso e gettato nel Po: condannati nipote e due amici

Trent'anni di carcere per Armando Esposito e Alessio Magnani, 17 anni e 4 mesi per Massimo Bottura, nipote dell'uomo assassinato nel 2014

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Il Tribunale di Mantova ha condannato a trent'anni di carcere Armando Esposito (19 anni) e Alessio Magnani (18) e a 17 anni e 4 mesi il 18enne Massimo Bottura per l'omicidio di Fausto Bottura, il 48enne ucciso nella sua abitazione di Magnacavallo, nel Mantovano. Il delitto è stato compiuto l'8 dicembre 2014 con una mazza da baseball e il cadavere è stato poi gettato nel Po avvolto in un sacco. L'accusa aveva chiesto trent'anni per tutti e tre.

Il processo si è svolto con rito abbreviato. Il giudice, dunque, ha ritenuto Esposito, 19 anni, e Magnani, 18 anni, gli autori materiali del delitto, mentre Bottura, il 18enne nipote della vittima, un complice.

Il cadavere di Stefano Bottura, disoccupato, era stato ritrovato lungo la sponda del Po a Bardelle di San Benedetto Po.