ALL'ITALIAN DIGITAL DAY

Terrorismo, Matteo Renzi: "Non lo sottovalutiamo, ma restiamo umani"

Durante il suo intervento all'Italian Digital Day, il premier si è detto favorevole all'intensificazione dei controlli: "Non è un agguato alla privacy"

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"Il terrorista è colui il quale ti uccide e se non ti uccide prova a farti vivere nel terrore come piace a lui. Noi non dobbiamo sottovalutare niente, ma contemporaneamente dobbiamo mantenerci umani". Così Matteo Renzi durante il suo intervento all'Italian Digital Day di Venaria (Torino). "Sono per fare più controlli, per essere più operativo. Non è un agguato alla privacy dire che si devono seguire queste persone", ha aggiunto il premier.

"C'è bisogno di tutti noi, di essere noi stessi fino in fondo". E' questo l'appello lanciato dal premier alla platea del primo Digital Day italiano, l'evento sui temi del digitale e dell'innovazione, per dare una risposta "concreta" alla minaccia del terrorismo. "Nei prossimi vent'anni ci sarà molto bisogno di noi, non solo dei digital champion, dei parlamentari, dei ceo delle aziende, dei sindaci, dei presidenti di Regione", ha aggiunto Renzi.

"Bloccare frontiere? allora anche periferie" - Per il presidente del Consiglio "bloccare le frontiere" non rappresenta la soluzione giusta per contrastare la minaccia jihadista. "A quelli che vogliono bloccare le frontiere rispondo: ma dove le blocchi? Blocchi le frontiere perché sta arrivando qualcuno su un barcone o blocchi le frontiere delle nostre periferie da cui partono gli attacchi killer?". E ancora: "Questa sfida sta mettendo in discussione il senso stesso dell'identità europea, smettiamo di vivere di luoghi comuni".