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Giubileo della Misericordia, le basiliche da visitare e il "Giro delle sette chiese"

Anche se oltrepassare le quattro Porte Sante di Roma non è più necessario per "lucrare" l'indulgenza plenaria, tanti pellegrini coglieranno l'occasione per visitare le basiliche romane

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In principio per ottenere o, più precisamente, per “lucrare” l'indulgenza plenaria concessa in occasione del Giubileo, i fedeli dovevano oltrepassare le Porte Sante di quattro basiliche di Roma: San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Pietro e San Paolo fuori le Mura. Fin dal 1950, tuttavia, le regole sono cambiate e il Giubileo di Papa Francesco, come già quello di Giovanni Paolo II del 2000, permette a tutti i fedeli di recarsi semplicemente presso la propria diocesi, in tutti e cinque i continenti.

Giubileo della Misericordia, le basiliche da visitare e il "Giro delle sette chiese"

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San Pietro
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San Paolo Fuori le Mura
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Santa Maria Maggiore
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San Giovanni in Laterano
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San Sebastiano
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Santa Croce in Gerusalemme
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San Lorenzo Fuori le Mura

Complice il grande carisma e il seguito del Pontefice, e al netto delle preoccupazioni legate alla sicurezza, saranno tuttavia milioni i pellegrini che, da tutto il mondo, visiteranno la città eterna durante il Giubileo della misericordia. E probabilmente non si faranno sfuggire l'occasione di visitare sia le basiliche suddette sia le altre straordinarie chiese che la Capitale ospita da secoli. E magari concedersi lo storico e ormai proverbiale “Giro delle sette chiese”.

San Pietro – E' la più importante, la più famosa nel mondo, ed è collocata nel cuore della Città del Vaticano. Tutti, al primo sguardo, la riconoscono. E non possono che essere attratti dalla sacralità e della monumentalità della basilica di San Pietro, voluta da Costantino nel 324 e consacrata cinque anni dopo. Il suo fulcro è la tomba di San Pietro, ucciso durante la grande persecuzione di Nerone del 64 d.C.. L'aspetto odierno, tuttavia, è molto più recente. L'attuale basilica, Cupola michelangiolesca compresa, è stata consacrata nel 1626 da Papa Urbano VIII. Quarantuno anni dopo terminarono i lavori del Colonnato del Bernini.

San Giovanni in Laterano – Il suo vero nome, modificato nei secoli, è arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Per tutti, però, è San Giovanni in Laterano. Venne consacrata nel 324 da Papa Silvestro I. Da allora e fino al XIV secolo fu sede e simbolo del papato. Proprio qui, nel 1300, andò in scena il primo Giubileo della storia, voluto Bonifacio VIII. Per l'occasione, fece costruire la nuova loggia delle benedizioni e impreziosì la basilica con affreschi di Giotto e Cimabue, oggi purtroppo andati perduti. Nel 1650 la basilica cambia volto per merito di Francesco Borromini su incarico di Papa Innocenzo X. In occasione del Giubileo del 2000 è stata inaugurata la nuova Porta Santa, opera dello scultore Floriano Bodini (1933-2005).

San Paolo Fuori le Mura – Rientra tra le basiliche papali anche San Paolo Fuori le Mura. Come il nome stesso sottintende, la chiesa, situata sulla via Ostiense, si trova circa 2 chilometri fuori dalle Mura Aureliane che cingono Roma. All'inizio del IV secolo, terminate le persecuzioni, l'Imperatore Costantino ordinò di effettuare degli scavi sui luoghi dove i Cristiani veneravano la memoria dell'Apostolo San Paolo, decapitato sotto Nerone tra il 65 ed il 67. E' su questa tomba che fece innalzare una Basilica, consacrata poi da Papa Silvestro nel 324. Fino alla consacrazione della “nuova” basilica di San Pietro, anno 1626, San Paolo Fuori le Mura detiene il primato di più grande Basilica di Roma. Il drammatico incendio del 15 luglio 1823 costringe alla ricostruzione della basilica, che tuttavia riemerge dalle ceneri in modo identico, riutilizzando gli elementi risparmiati dal fuoco. E' del 1928 è stato aggiunto il portico dalle 150 colonne.

Santa Maria Maggiore – Decisamente più centrale, a pochi passi dalla stazione Termini, sorge invece Santa Maria Maggiore, unica, tra le basiliche più importanti della città eterna, a conservare le strutture originali, seppure ovviamente arricchite e impreziosite nel tempo. Si tratta di un tempio mariano, e le ragioni sono due. La Storia (o leggenda) vuole che Papa Liberio (352-366) sognò Maria, la quale gli disse di costruire una chiesa nel punto in cui avesse trovato la neve. Il 5 Agosto nevicò in cima al colle Esquilino e il Pontefice fece costruire una chiesa; nel 432, poi, l'anno successivo al concilio di Efeso che riconobbe la divina maternità di Maria, Papa Sisto III diede il via ai lavori per la realizzazione, sulla precedente chiesa, della baslilica. Poi la dedicò al culto al culto della Madonna.

Come detto, fino al 1950 per ottenere l'indulgenza plenaria del Giubileo, i fedeli dovevano attraversare le porte di questa quattro basiliche papali. In pratica, concluso il giro, erano già a buon punto di quel "giro delle sette chiese” che, ovviamente, non aveva alcuna connotazione negativa quando è stato formalizzato.

Il "Giro delle sette chiese" – Storico pellegrinaggio, ancora oggi in auge, il "giro delle sette chiese" è legato alla figura di San Filippo Neri. Ovviamente le chiese da visitare sono sette, per un totale di venti chilometri. Oltre alle quattro basiliche papali, San Pietro, San Paolo Fuori le Mura, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore, i pellegrini sono chiamati a entrare anche a San Lorenzo Fuori le Mura, a Santa Croce in Gerusalemme e a San Sebastiano Fuori le Mura.

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