Colpita al cuore Parigi, un'altra volta dopo la strage di Charlie Hebdo, ma stavolta il bilancio è pesantissimo: oltre 120 morti, centinaia di feriti. Un attacco multiplo e organizzato, ovviamente, rivendicato dall'Isis. Ripercorriamo gli eventi, a freddo. Partiamo dal principio e cioè che sei luoghi a Parigi sono stati colpiti quasi in contemporanea. Il giorno scelto, poi, dimostra che l'intenzione era colpire non simboli quanto la gente comune: un venerdì sera, quando la maggior parte dei giovani si rilassa al termine di una settimana di lavoro.
Rue Alibert, ore 21:20 Nel 10° arrondissement di Parigi partono gli attacchi alle ore 21:20, siamo non distanti dalla Place de la Republique nel pieno centro della movida parigina. Una zona piena di locali e ristoranti a quell'ora pieni di persone. Nello stesso momento allo Stade de France dove è in corso la partita amichevole Francia-Germania, ci sono delle esplosioni.
Assalto a Le Carillon La prima segnalazione alla polizia arriva da Le Carillion, un locale al numero 18 di Rue Alibert. La gente inizialmente pensa a dei petardi finché non capiscon che c'è un uomo a volto coperto che con una pistola semi automatica apre il fuoco sulla gente. In quel momento un altro uomo, a volto scoperto, esce da un'auto e spara con un fucile mitragliatore.
Sparatoria a Le Petit Cambodge Uno dei due appartenenti a questo commando attraversa la strada e si dirige verso il ristorante Le Petite Cambodge. E anche qui raffica di colpi. In questi due assalti almeno 12 persone perdono immediatamente la vita. Poco distante sul Canal St Martin vengono ritrovate un'auto e una moto crivellate di colpi.
Pizzeria La Casa Nostra Il commando non si ferma e raggiunge un altro ristorante, questa volta italiano, La Casa Nostra. Anche verso i commensali della pizzeria viene scaricata una pioggia di fuoco. Almeno cinque (ma saranno poi di più) le persone uccise.
Ore 21:30, Stade de France Nel frattempo allo Stade de France è in corso la partita Francia-Germania. Era solo un'amichevole ma aveva attirato molti tifosi e lo stesso presidente Hollande era sugli spalti a seguire il match. E proprio mezz'ora dopo l'inzio della partita si son sentite tre esplosioni. Troppo forti per essere petardi tant'è vero che la security del presidente è subito scattata mettendo Hollande al sicuro. Solo dopo si è saputo che si trattava di tre kamikaze che si erano fatti esplodere in tre locali (due fast food e una brasserie) vicini allo stadio. La folla spaventata si è riversata sul campo da gioco. Immagini che hanno fatto il giro del mondo.
ore 21:50 Rue de la Charonne Ma il peggio doveva ancora arrivare. Il commando che aveva attaccato Rue Alibert ha proseguito la sua marcia di sangue arrivando a colpire il ristorante La Belle Equipe in rue de Charonne. Due uomini hanno sparato sulla terrazza affollata per almeno tre minuti. Si contano 19 vittime e molti feriti. Gli assassini risalgono in auto e si dirigono verso la stazione Charonne.
Ore 22:00, il teatro Bataclan Quaranta minuti dopo il primo attacco il commando giunge nella sala concerti Bataclan, un teatro famoso di Parigi che si trova nel Boulevard Voltaire nell'11° distretto. Quella sera stavano suonando gli Eagles of Death Metal, un gruppo hard rock californiano. La sala era gremita con almeno 1.500 persone presenti.
Secondo i testimoni quattro attentatori sono entrati e hanno cominciato ad uccidere tutti. A colpi di Kalashnikov con freddezza. Hanno avuto il tempo di ricaricare almeno tre volte le loro armi e urlando "Allah Akbar" ("Dio è grande" in arabo) hanno massacrato sul posto 82 persone e ferito più di 100 ragazzi (molti lasciati in fin di vita).
Qui sono finalmente arrivate le teste di cuoio francesi. In pochi minuti si è capito che non erano terroristi pronti a trattare e di conseguenza il presidente Hollande e il premier Manuel Valls hanno dato il via libera al blitz. Tre dei terroristi si sono fatti esplodere, un quarto è stato freddato dalla polizia. Un quinto membro del commando, non è chiaro se prima o dopo l'assalto, si era fatto esplodere su Boulevard Voltaire.
Una notte di terrore. Che non è terminata e che non sappiamo quanto durerà.