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Milano, Graff: voleva uccidermi

"Colpire comunità ebrei, farci paura"

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"Voleva uccidermi. Non era una rapina, non voleva portarmi via niente. Sennò lo avrebbe fatto. Ho pensato che non era un ladro ma solo un fanatico che mi voleva ammazzare perché sono ebreo". Queste le parole di Nathan Graff, accoltellato a Milano e fortunatamente scampato alla morte. "Credo che quell'uomo aveva un solo obiettivo: ammazzare un ebreo ortodosso", ha detto a Repubblica. "Colpire la nostra comunità qui a Milano. Spaventarci".

"Camminavo e quell'uomo mi ha assalito alle spalle, e ha iniziato a ferirmi col coltello", racconta. "Mi sono girato, ho cercato di difendermi. Per un po' ci sono riuscito, poi sono caduto a terra. Prima sul marciapiede, poi sulla strada". Graff dice di non aver visto niente del suo aggressore, e di aver "cercato solo di schivare le coltellate".

"Non voglio e non posso accusare nessuno", aggiunge, "ma credo che quell'uomo aveva un solo obiettivo: ammazzare un ebreo ortodosso. Colpire la nostra comunita' qui a Milano. Spaventarci".

"I militari ce li abbiamo da maggio, da quando e' iniziato l'Expo. Ma se ti colpiscono per strada, alle otto di sera, improvvisamente, mentre torni dal lavoro, i militari cosa possono fare?".

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