Caso De Luca, Anna Scognamiglio si difende: "Mai detto esito a mio marito"
Il giudice indagato per corruzione secondo l'accusa avrebbe congelato l'effetto della Severino in cambio di un posto di rilievo alla Sanità per il coniuge. "Le intercettazioni? Distorte", ribadisce
"Posso escludere in maniera assoluta che io abbia potuto comunicare a terzi, e quindi anche a mio marito, che era stata già presa una decisione definitiva favorevole a De Luca". Lo ha detto il giudice Anna Scognamiglio, relatrice della sentenza con cui si sospende l'applicazione della legge Severino nei confronti di Vincenzo De Luca, in una dichiarazione diffusa tramite il suo legale Giovanbattista Vignola.
Le due intercettazioni pubblicate da alcuni quotidiani giovedì mattina sono state "totalmente distorte da chi le ha trasmesse agli organi di stampa conferendo loro un inequivoco significato accusatorio nei miei confronti", ha poi sottolineato.
"Mi sento, a dir poco, preoccupata ed enormemente amareggiata dal fatto che, mentre io sono totalmente ignara degli atti di causa e posta, quindi, nella impossibilità di difendermi, si celebri, al contempo, un processo mediatico ai miei danni, con relativa 'condanna definitivà", ha concluso.
Secondo l'accusa De Luca sarebbe stato indotto a promettere un posto di primo piano nella Sanità campana al marito del giudice.
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