Un altro riconoscimento da incorniciare per il Bosco Verticale, la torre green disegnata dallo studio dell'architetto Stefano Boeri e inclusa nel Progetto Porta Nuova a Milano. Dopo averlo nominato miglior grattacielo in Europa, il Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH) - prestigioso organismo internazionale del settore edile, promosso dal Illinois Institute of Technology di Chicago - lo ha dichiarato il miglior grattacielo del mondo. La giuria l'ha preferito a colossi - è proprio il caso di dirlo - del calibro del nuovissimo One World Trade Center di New York, disegnato da David Childs per diventare l'icona di una città rinata dopo l'11 settembre.
"Felice per Milano, felice per l'Italia, felice per la nostra Archittettura!", ha commentato soddisfatto su Twitter Stefano Boeri. La sua creazione l'ha spuntata, oltre che sul "rivale" newyorchese, anche sul CapitaGreen di Singapore - finalista per l'area Asia e Australia e firmato dall'architetto Toyo Ito - e sul Burj Mohammed Bin Rashid Tower di Abu Dhabi (studio Norman Foster&partners), che in giugno era stato nominato miglior grattacielo in Medio Oriente e Africa.
Già premiato nel 2014 con l'International Highrise Award 2014, il Bosco Verticale è composto da due torri residenziali di 115 e 75 m di altezza (27 e 19 piani, 113 abitazioni totali) in grado di ospitare circa 800 alberi di altezza compresa fra i tre e i nove metri, 11mila piante tappezzanti e 5mila arbusti, per un totale di un centinaio di specie diverse e un'estensione corrispondente a un intero ettaro di foresta. Il fogliame migliora la qualità dell'aria filtrando la polvere e i gas di scarico, mitigando il tipico effetto urbano dell'isola di calore e riducendo l'inquinamento acustico.
"La facciata - spiega la scheda del CTBUH - è un'interfaccia attiva con l'ambiente circostante. Il progetto è eccezionale perché le piante agiscono come un'estensione dell'involucro esterno dell'edificio. La giuria ha giudicato questo esperimento rivoluzionario".