Il boia britannico dell'Isis, Jihadi John, è stato colpito da un drone Usa in un raid a Raqqa, in Siria. Secondo fonti accreditate dello stesso Stato islamico, citate da Sky News, il "tagliatore di teste" degli ostaggi occidentali è solo ferito. E testimoni oculari dicono che è stato portato in ospedale. Per il Pentagono e l'Osservatorio per i diritti umani invece sarebbe morto. La Casa Bianca non si sbilancia: "Non siamo in grado di confermare".
Sebbene la versione ufficiale dell'Isis sia che Mohammed Emwazi, vero nome di Jihadi John, sia sopravvissuto all'attacco, la gente del posto ha riferito che l'ospedale locale è stato chiuso al pubblico. Secondo le stesse fonti, questo accade soltanto quando un militante di alto livello è stato ucciso. Il Pentagono, dal canto suo, comunica in una nota ufficiale "la ragionevole certezza che il boia sia stato ucciso", spiegando però che "occorrerà tempo per confermarlo".
In precedenza, l'Osservatorio nazionale per i diritti umani aveva fatto sapere che "un miliziano britannico" dell'Isis era rimasto ucciso in un raid, senza però confermare né smentire che si trattasse di Jihadi John. L'ong cita "fonti affidabili" secondo cui l'uomo è stato ucciso con altri quattro jihadisti. I cinque, tra cui il britannico, viaggiavano su un veicolo che è stato colpito mentre lasciava la zona di Al Mohafaza, dove si trova il quartier generale dell'Isis a Raqqa.
"Stiamo valutando i risultati dell'operazione di questa notte e daremo informazioni più precise non appena potremo", aveva detto inoltre il portavoce del Pentagono, Peter Cook. Un alto funzionario aveva aggiunto che il drone avrebbe colpito un'auto sulla quale viaggiavano il boia e altri membri del gruppo di assassini che si fa chiamare i "Beatles" per via dell'origine britannica, ma non ha voluto fornire altri dettagli.
Chi è Jihadi John - Jihadi John è nato in Kuwait nel 1988 ma si è trasferito con la famiglia a Londra all'età di 6 anni dove cresce con un fratello e due sorelle e si laurea in informatica. E' diventato uno degli uomini più ricercati al mondo dopo il video della decapitazione del giornalista americano James Foley nell'agosto del 2014. Poi ci fu quello del reporter Usa Steven Sotloff, dell'operatore americano Abdul-Rahman Kassig, dei britannici David Haines e Alan Henning e del giornalista giapponese Kenji Goto.
Nei video dove annunciava le macabre esecuzioni degli ostaggi stranieri è sempre comparso con il volto coperto da un passamontagna, completamente vestito di nero e con un coltello in mano. Un anno dopo l'esecuzione di James Foley, il boia viene identificato; mesi dopo i giornali britannici pubblicano una foto con il suo vero volto. E i dettagli sul suo passato. Oggi forse l'epilogo.