Un Consiglio regionale straordinario, una mozione di sfiducia a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania e un appello a Renzi: "Intervenga e lo rimuova". Sono le prossime mosse annunciate dal Movimento Cinque Stelle in Campania dopo le indagini che vendono coinvolto Vincenzo De Luca. "Non poteva candidarsi - ricorda Valeria Ciarambino, capogruppo del Momento Cinque Stelle nel Consiglio Regionale della Campania -. Chi aveva il potere di non farlo candidare avrebbe dovuto intervenire, intervenga adesso. Mi riferisco a Renzi chiedendo a lui la rimozione di questa persona".
"Chiediamo che venga a riferire in aula su questa vicenda gravissima - aggiunge Ciarambino - e che si sospendano tutte le attività relative ai provvedimenti legislativi da approvare". Per inoltrare la richiesta alla Presidenza del Consiglio regionale, occorrono le firme di un quinto dei componenti del parlamentino campano. "Ne bastano solo quattro - sottolinea - La invieremo a tutti e vedremo chi ha veramente voglia di fare chiarezza".
Resta ferma la richiesta di dimissioni al governatore campano. "Mostri un briciolo di dignità istituzionale e si dimetta così da liberare i campani da questo oltraggio perpetuo che si chiama Vincenzo De Luca". Siccome però "non lo farà - afferma Ciarambino - abbiamo già pronta una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Siamo appesi al filo delle sue vicende giudiziarie. L'abbiamo detto all'inizio di questa Legislatura che sarebbe andata a finire così".
Caldoro: "De Luca? La sua menzogna sporca la regione" - Per l'ex presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, leader dell'opposizione di centrodestra in Consiglio Regionale, nella vicenda di Vincenzo De Luca "la cosa più grave è aver mentito ai cittadini campani. La vicenda di queste ore - scrive Caldoro su Facebook - sporca l'immagine della Campania. Bisogna avere sempre piena fiducia nel lavoro dei magistrati - aggiunge Caldoro -. Da garantista le indagini devono avere il loro corso, credo però che ci sia un piano politico da affrontare. Questa è una vicenda torbida, è il prezzo che si deve pagare all'arroganza di chi ha scelto di affrontare una campagna elettorale contro la legge. In queste condizioni si è deboli e quando si è deboli si penalizza l'interesse pubblico e prevale l'interesse personale".
Orlando: "Preoccupato su vicenda De Luca" - "Sono preoccupato, per quello che si capisce si tratta di una vicenda non esaltante ma sarei cauto nel tirare delle conclusioni". Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, riferendosi all'inchiesta che ha coinvolto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il ministro Orlando ha parlato della vicenda a margine della presentazione del bilancio di responsabilità sociale 2014-2015 della Procura di Milano, al palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo. "Purtroppo è una vicenda che colpisce anche la giurisdizione - ha concluso - e da questo punto di vista non posso che essere rammaricato".