LA DIFESA DEL GOVERNATORE

De Luca sotto accusa per concussione: "Io parte lesa, vittima di speculazioni politiche"

Il presidente della Regione Campania assicura di non conoscere il marito del giudice coinvolto nell'indagine e dichiara che andrà avanti con il suo lavoro.Il M5S prepara la mozione di sfiducia

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Vincenzo De Luca, indagato per concussione per induzione dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla sospensione degli effetti della Severino nei suoi confronti, si difende dalle accuse: "Sostengo pienamente l'azione della magistratura: io sono parte lesa, come l'istituzione che rappresento". Il governatore della Campania ha poi aggiunto di non conoscere Guglielmo Manna, coinvolto nell'indagine con la moglie, il giudice Anna Scognamiglio.

"Massacro mediatico segno di barbarie" - Il presidente campano ha affermato che in Italia esiste "una consolidata abitudine al massacro mediatico di persone e istituzioni" e che questo rappresenta "un segno di barbarie nel nostro Paese, un oltraggio allo Stato di diritto e alla Costituzione". Su questo fronte, ha aggiunto, "per troppi anni si è finto di non vedere che cresce una realtà mostruosa".

"Da Napoli lanciamo una sfida di trasparenza" - E ancora: "A Napoli le paludi della clientela politica e del malaffare sono prosciugate. Da qui lanciamo a tutta Italia la sfida della correttezza e del rigore amministrativo spartano". Ricordando che al centro dell'inchiesta della Procura di Roma c'è la promessa di una nomina nella sanità campana, peraltro mai realizzata, a vantaggio del marito di un magistrato, De Luca sottolinea che "specie nella sanità" le prime scelte della nuova amministrazione regionale vanno invece nel segno della trasparenza.

"E' finita la Regione delle clientele politiche. Le nomine sono state istruite dall'ufficio di gabinetto e io non conosco nessuno di coloro che sono stati chiamati a incarichi di direzione. E' cambiato tutto, e cambierà ancora di più".

"Controllo della legalità un bene per le persone oneste" - "Il controllo di legalità è un bene per le persone oneste, una funzione essenziale in un Paese democratico, un vantaggio per le persone perbene", ha detto De Luca, che al termine dell'incontro non ha risposto alle domando dei cronisti perché, come aveva detto all'inizio, "questa non sarà una conferenza stampa per ovvie ragioni di rispetto, essendo in corso un'inchiesta giudiziaria". "Sostengo pienamente l'azione della magistratura" e la invito ad andare avanti, ha aggiunto ancora De Luca.

Il Csm: "Interverremo sul giudice" - Sul giudice finito sotto indagine, la Scognamiglio, il Csm ha annunciato che si appresta a intervenire. Il laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin ha chiesto l'apertura di una pratica finalizzata al trasferimento d'ufficio del giudice. La decisione sarà presa giove dal Comitato di presidenza, ma il sì appare già scontato. Per ora al Csm non sono ancora arrivati atti dalla Procura di Roma, che sono attesi anche dal procuratore generale della Cassazione, titolare dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati.

Il giudice: "Non conosco De Luca" - Intanto il giudice coinvolto, Anna Scognamiglio, ha fatto sapere di non aver mai conosciuto De Luca: "La decisione favorevole a De Luca è stata assunta, all'unanimità, da tutti i componenti del Collegio giudicante, era conforme a quanto già deciso in precedenza dal Presidente della sezione ed è stata, poi, confermata integralmente, in sede di reclamo, da altro Collegio del Tribunale, ancora una volta, all'unanimità".

Mastursi lascia l'incarico all'interno del Pd - Dopo essersi già dimesso nei giorni scorsi da capo della segreteria del presidente della Campania, Carmelo "Nello" Mastursi ha lasciato anche l'incarico di responsabile dell'organizzazione del Pd della Campania. Lo rende noto la segreteria regionale del Pd.