Quaranta persone, ritenuti appartenenti a un'organizzazione dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sono state fermate in seguito ai provvedimenti emessi dalla procura di Palermo. L'operazione, denominata "Golden Circus", vede coinvolti impresari circensi di livello nazionale ed internazionale e dipendenti pubblici corrotti. L'associazione avrebbe movimentato un giro d'affari di oltre 7 milioni di euro.
Solo nell'ultimo periodo, secondo quanto emerso dagli accertamenti effettuati dalla polizia, sono stati fatti entrare in Italia centinaia di cittadini extracomunitari. "I migranti irregolari - ricostruisce Rodolfo Ruperti capo della Squadra mobile di Palermo - arrivano dall'India, dal Bangladesh, dal Pakistan. Per raggiungere l'Italia attraverso la compiacenza dei circhi pagavano fino a 15mila euro per ottenere una falsa autorizzazione all'assunzione nei circhi firmata dalla Regione Siciliana". Una volta ottenuta, "per il nulla osta della questura l'organizzazione si serviva di timbri falsi".
Nell'inchiesta è indagato anche un impiegato della Regione Sicilia, che avrebbe svolto un ruolo fondamentale.