In principio fu il buono pasto a facilitare la vita del dipendente accompagnandolo in mensa o al bar fuori dall'azienda. Oggi quel sostegno elementare fa parte di una serie di servizi molto più articolata e complessa nota con il nome di welfare aziendale. I servizi che il datore può erogare al lavoratore per aumentare il suo benessere sotto il profilo economico e sociale sono tantissimi e per fortuna sempre più diffusi: trasporti, assistenza medica, smart-working, asilo nido e scuola materna, agevolazioni sul tempo libero, servizi alla famiglia, borse di studio per i figli a carico, corsi di formazione, convenzioni e molto altro.
Il Governo sta provando a incentivare il ricorso al welfare aziendale e con la Legge di Stabilità 2016 ha varato lo scorso 15 ottobre la creazione di un'aliquota ridotta del 10% sulla quota di salario di produttività, di partecipazione agli utili dei lavoratori o di welfare derivante dalla contrattazione aziendale. Per tali vantaggi è stato tuttavia posto un tetto di 2.000 euro, estendibile a 2.500 se vengono contrattati anche istituti di partecipazione. Il bonus per gli accordi aziendali sarà fruibile per tutti i redditi fino a un massimo di 50.000 euro. Lo sgravio ha un valore totale di 430 milioni di euro per il 2016 e nei prossimi anni salirà a 589 milioni di euro.
Il welfare aziendale visto da ManpowerGroup
Ma quali sono le realtà che adottano da tempo forme di sostegno ai dipendenti e quali vantaggi ne ricevono? Lo abbiamo chiesto a ManpowerGroup, la multinazionale leader mondiale nella gestione delle risorse umane presente in Italia dal 1994.
IL LAVORATORE AL CENTRO DI TUTTO - Secondo Antonio Angioni, Talent & Organisation Director ManpowerGroup Italia, “il Welfare Aziendale nasce dalla necessità di creare un clima nel quale le persone si trovino a loro agio e possano dare il meglio di sé. Un clima nel quale poter esprimere al meglio le caratteristiche personali da un lato, e i doveri e gli interessi dall'altro. Troppo spesso si dimentica che il termine welfarederiva dalla locuzione verbale to fare well, letteralmente “passarsela bene, andare bene” ed equivalente all'italiano benessere. Di solito però usiamo la parola pensando al sistema previdenziale e dimenticando tale etimologia. Quello lavorativo è un contesto in cui le persone si trovano per un periodo lungo e non è possibile chiedere loro di dimenticare i problemi personali. Chi si occupa di risorse umane non può tralasciare queste tematiche così come non possiamo dimenticare che sul mercato sono oggi attive generazioni diverse di dipendenti con istanze altrettanto diverse: i babyboomers, cioè i lavoratori nati tra il 1946 e il 1964, la generazione X dei nati tra il 1965 e il 1976, i millenials nati dal 1977 al 1997, infine i nati dal 1998 in avanti. Ogni gruppo ha valori, aspirazioni e richieste eterogenee. Per l'individuo tutte le iniziative varate nell'ambito di un progetto di welfare aziendale fungono da stimolo a iniziare e continuare un percorso virtuoso: ci si sente parte di un gruppo. Per l'azienda invece, tali attività favoriscono la socializzazione, migliorano lo stato di benessere delle Risorse e di conseguenza le prestazioni".
Il welfare aziendale rinnovato da Luxottica
Tra le realtà italiane che vogliono offrire ai propri dipendenti un carnet di servizi ampio e diversificato c'è sicuramente Luxottica Group. Alle misure da sempre adottate in sostegno ai propri lavoratori, il gruppo guidato da Leonardo Del Vecchio ha aggiunto da pochissimo il nuovo Contratto Integrativo Aziendale destinato ai circa 10.000 dipendenti italiani. Un documento che, andando a integrare il CCNL dell'Occhialeria dal 1° dicembre, valorizzerà il talento giovanile e il miglioramento generale delle condizioni di benessere dei lavoratori. Un pacchetto di misure che va ad arricchire servizi già offerti dal gruppo di Agordo quali il sostegno al reddito (per esempio il microcredito di solidarietà), la salute e il benessere (la medicina preventiva e diagnostica, le cure odontoiatriche e specialistiche), l'assistenza sociale e i servizi alla famiglie e all'istruzione (borse di studio, rimborso tasse universitarie per gli studenti meritevoli, corsi di orientamento scolastico e professionale, stage in azienda, soggiorni all'estero). Le novità che presto saranno introdotte in Luxottica, commenta l'azienda, “testimoniano la volontà di considerare le relazioni industriali terreno naturale di sperimentazione e di innovazione. Il successo del Gruppo si misura non solo nei risultati economici ma, come sempre nei suoi 54 anni di vita, in un modo di fare impresa che dà centralità al benessere dei lavoratori e al rinnovamento continuo dell'organizzazione attraverso una gestione armoniosa dei passaggi generazionali".