Trenitalia, poi Italo. Con una mail a tutti i passeggeri, le due società hanno avvertito che "resta confermato il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera". Per cui il Dpcm del 14 luglio, che consentiva "la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni AV e a Media e Lunga Percorrenza in presenza di specifiche condizioni", in materia di trasporti è da considerarsi superato.
"Ti informiamo che su tutte le Frecce e gli Intercity resta confermato il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera. Trenitalia, su ordinanza del Ministro della Salute, ha infatti sospeso l'applicazione delle misure precedentemente attuate in coerenza con quanto previsto dal DPCM dello scorso 14 luglio che consentivano la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni AV e a Media e Lunga Percorrenza in presenza di specifiche condizioni", ha comunicato la società con una mail ai passeggeri, confermando le misure applicate finora a bordo treno, compresa la misurazione della temperatura alla partenza "nelle stazioni dove fermano Frecciarossa e Frecciargento".
Per "ottemperare a quanto previsto dall'ordinanza emessa improvvisamente ieri dal ministro della Salute che reintroduce, con decorrenza immediata, l'obbligo di distanziamento nei treni ad Alta velocità Italo è stata costretta, suo malgrado, a cancellare 8 treni della mattina e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio, arrivando a coinvolgere circa 8000 passeggeri che non hanno potuto fruire del biglietto già acquistato", recita invece la nota di Italo. La società informa poi che "si è già attivata per rimborsare i passeggeri nel più breve tempo possibile e sta lavorando per ridurre al minimo eventuali disagi per i prossimi giorni confidando nella comprensione dei suoi clienti".