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Goloso di dolci e cibi grassi? E' scritto nel Dna: "colpa" di due mutazioni genetiche

Una ricerca dell'Imperial College di Londra rivela che nei pazienti la sola vista degli alimenti stimola i centri del piacere a livello cerebrale

-afp

I cibi molto calorici non fanno gola a tutti allo stesso modo. Secondo uno studio dell'Imperial College di Londra l'incapacità di resistere dal mangiare i cosiddetti "killer della silhouette", come dolci e cibi grassi, è infatti scritta nel Dna. Gli scienziati inglesi hanno scoperto in particolare che sono due mutazioni genetiche a "scatenare" l'ingordigia. La scoperta potrebbe portare a sviluppare approcci personalizzati per dimagrire.

Goloso di dolci e cibi grassi? E' scritto nel Dna: "colpa" di due mutazioni genetiche

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I geni "colpevoli" - La ricerca è stata presentata al Meeting annuale della Obesity Society a Los Angeles. Gli scienziati britannici hanno scoperto che la scelta dei cibi, in particolare la preferenza per alimenti ipercalorici, è influenzata da due mutazioni a carico dei geni chiamati Fto, già "incolpato" per predisporre all'obesità, e DRD2 un gene importante a livello cerebrale perché regola la dopamina, il cosiddetto "ormone del piacere".

I test - Gli esperti hanno esaminato il Dna di un gruppo di persone di taglia variabile, sottoponendo tutti a una sorta di "test della golosità". Mentre erano intenti nella visione di immagini di diversi tipi di cibi, tra cui le cosiddette "bombe caloriche", i pazienti sono stati monitorati attraverso una risonanza magnetica, per indagare la risposta fisiologica e l'attività del loro cervello.

I risultati - Gli individui che presentano nel proprio Dna le mutazioni a carico dei due geni sono risultati di gran lunga più golosi e incapaci di resistere ai cibi ipercalorici. Nel loro cervello alla sola vista di quei cibi si accendono i centri del piacere. La scoperta potrebbe rivelarsi molto importante per il trattamento dell'obesità in quei soggetti che più di altri non sanno resistere agli alimenti grassi e pieni di zuccheri.

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