Si aggrava l'emergenza idrica a Messina a causa della rottura del bypass che collegava l'acquedotto dell'Alcantara con quello di Fiumefreddo, danneggiato da una frana. A comunicare il nuovo guasto è stato il capo del Genio Civile, Leonardo Santoro. Il bypass, che riforniva con 300 litri al secondo la città, non riusciva comunque a soddisfare il bisogno giornaliero d'acqua di tutti gli abitanti. Il Consiglio dei ministri dichiara lo stato d'emergenza.
"Il governo dà poteri straordinari alla Protezione Civile nazionale. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, interverrà con i suoi uomini per prendere in mano una situazione intollerabile - spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti - Inoltre accompagniamo lo stato d'emergenza con un primo stanziamento per i lavori necessari, e mettiamo a disposizione anche l'Esercito e mezzi militari".
La situazione - E' ancora emergenza, con molti quartieri senz'acqua. Non sarebbero sufficienti le autobotti messe a disposizione dall'esercito. La società "Siciliacque", che gestisce l'acquedotto, sta cercando di trovare una soluzione al problema: sembra che la saldatura non abbia retto. L'unico acquedotto che rifornisce in questo momento Messina, con una portata di 200 litri al secondo, è quello della Santissima, ma il fabbisogno della città è di 970 litri al secondo.
Coinvolto l'Esercito per il nuovo bypass - L'Azienda municipalizzata Amam, che si occupa della fornitura idrica a Messina, presenterà domenica al Prefetto il piano d'intervento per la realizzazione di un nuovo bypass, in aggiunta a quello rotto, tra l'acquedotto dell'Alcantara e quello di Fiumefreddo. E' quanto emerso al termine di una riunione di coordinamento in Prefettura. Il piano dovrebbe coinvolgere il genio militare dell'Esercito, già in campo come ha confermato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.