Quattro anni di sconto in appello per Maurizio Falcioni, l'uomo accusato di avere massacrato di botte la fidanzata, Chiara Insidioso Monda, uscita dal coma dopo molti mesi. L'uomo è stato condannato a 16 anni dalla prima corte d'Appello di Roma. In primo grado aveva avuto 20 anni dal gup in sede di rito abbreviato.
Il pg Roberta Maria Barberini aveva chiesto per Falcioni la conferma della condanna emessa in primo grado. I giudici d'appello, presieduti da Michele Ruggiero Pezzulo, hanno invece rideterminato la pena in 16 anni di reclusione.
Per gelosia presa a calci in testa - Il "calvario" di Chiara Insidioso Monda iniziò la sera del 4 febbraio 2014, con l'ennesimo litigio con Maurizio Falcioni (suo fidanzato e convivente) scatenato dalla gelosia dell'uomo. Falcioni aggredì la ragazza con calci e pugni, sferrati con brutale violenza, sbattendole più volte la testa e colpendola al cranio con calci. Poi, preso dal panico, chiese "aiuto per la fidanzata svenuta" e negò inizialmente di averla picchiata. Le condizioni della ragazza però apparvero subito gravissime. Dopo 11 mesi di coma, Chiara si è svegliata ma le sue condizioni permangono praticamente in uno stato vegetativo.
Madre ai giudici: "Vergogna" - "Vergogna, vergogna". Immediata la rabbia della madre di Chiara Insidioso Monda alla lettura della sentenza con lo sconto di pena per Falcioni. La donna ha urlato le frasi all'indirizzo dei giudici mentre il marito ha accusato un malore e per questo ricoverato. Le proteste sono proseguite anche fuori dal Tribunale da parte dei tanti amici della ragazza e della famiglia. "Falcioni ha chiesto scusa a Chiara, ma quell'uomo uscirà di galera tra 16 anni mentre Chiara è condannata a vita". Lo ha detto Danielle, la madre di Chiara Insidioso Monda, trattenendo a stento le lacrime, commentando la sentenza. "Lei non potrà fare più una vita normale - ha aggiunto la donna - e questo non è giusto".
Falcioni in aula: "Chiedo perdono" - Ad apertura d'udienza Maurizio Falcioni aveva chiesto di fare dichiarazioni spontanee. L'uomo davanti alla corte ha detto: "Chiedo perdono a Chiara, chiedo scusa per quello che ho fatto. Non volevo ucciderla".