Un aereo cargo è precipitato nei pressi dell'aeroporto di Giuba, la capitale del Sudan del Sud, poco dopo il decollo. Potrebbero essere fino a 41 i morti nell'incidente. Secondo i media locali, tre persone tra cui un bambino, sono sopravvissute. L'aereo caduto sarebbe un Antonov 12. Le autorità aeroportuali hanno escluso l'ipotesi dell'attentato terrorista.
Secondo alcune fonti i morti sarebbero circa 25, ossia tutti i membri dell'equipaggio e i passeggeri dell'aereo, mentre non sarebbero state colpite le case dei pescatori. La testata National Courier riferisce che tra le vittime c'è almeno una donna e sette bambini. Secondo Russia Today, ci sono "rapporti contrastanti" secondo cui potrebbero essere state uccise dallo schianto dell'aereo anche persone che si trovavano a terra e quindi il numero delle vittime salirebbe a circa 41.
Non è ancora chiaro quante persone fossero a bordo dell'aereo. Il Sudan Tribune, citando fonti governative, indica in 50 il numero di individui tra passeggeri e membri dell'equipaggio. Il mezzo, essendo un cargo, non era abilitato al trasporto di persone ma fonti citate dall'Associated Press hanno raccontato che "spesso quell'aereo era utilizzato anche per portare fino a 12 passeggeri". Questa volta ne avrebbero fatte salire di più.
L'incidente sarebbe avvenuto a circa 1 km e 600 metri dall'aeroporto su un'isoletta sul Nilo Bianco e l'aereo sembra fosse diretto a Paloich, zona di giacimenti petroliferi, e molte delle vittime sarebbero operatori del settore petrolifero.
Il cargo aveva 45 anni e, stando alle notizie riportate dall'agenzia russa Flash Nord, sarebbe di proprietà della compagnia tagika Asia Airways. Il volo era però operato dalla compagnia locale Allied Services.
Tra le possibili cause dell'incidente si ipotizza un sovraccarico dell'aereo o un errore tecnico. L'equipaggio era composto da cinque cittadini armeni e uno russo, tutti morti nell'impatto.