Bimba con Aids torna a scuola: le altre mamme protestano
Il sindaco di Trentola Ducenta: "Polverone alzato dal ministro". Replica la Giannini: "Ho fatto il mio dovere"
E' andata nella sua classe alla Scuola Media di Trentola Ducenta (Caserta), la 11enne malata di Aids la cui iscrizione era stata rifiutata. Ma il caso non si placa. Alcune madri hanno ascoltato il pediatra e il dirigente scolastico che hanno rassicurato sui controlli: alla fine molte sono rimaste perplesse. Botta e risposta tra il sindaco di Trentola Ducenta che accusa il ministero di aver alzato un polverone. Replica la Giannini: "Fatto il mio dovere".
"Abbiamo avuto rassicurazioni sulla trasmissione della malattia - dice una madre - ma ciò non toglie che può capitare, anche se è raro, che la piccola si ferisca e il suo sangue infetti qualche altro studente"; qualcun'altra si spinge a dire di voler ritirare la figlia da scuola, collegando la vicenda della piccola con i disagi relativi al sovraffollamento e ai servizi igienici. "La ministra venga qui per vedere in quali condizioni sono i ragazzi; i bagni sono sporchi, le aule piccole, e ora questa ulteriore preoccupazione". Un'altra madre rappresentante di classe, Immacolata Scotto, dice "che ogni genitore dovrà prendere precauzioni e spiegare ai propri figli come comportarsi, ma la scuola è in grado di gestire questa situazione". "Questa bimba ha sofferto tanto ed è giusto che venga accolta da tutti noi" afferma la madre di uno studente.
Il rientro in classe - La vicenda si era sbloccata qualche giorno fa dopo l'intervento del ministro Stefania Giannini, cui si erano rivolti con una lettera i genitori affidatari della piccola. "La bimba è entrata - spiega il dirigente scolastico Michele Di Martino - ed è in classe con un'insegnante di sostegno. Ora dobbiamo lasciarla in pace e metterci alle spalle questa vicenda piena di equivoci e interpretazioni errate".
Sarà seguita da un insegnante di sostegno - La bimba poi avrà un insegnante di sostegno che la seguirà passo passo. I genitori l'hanno accompagnata in auto, quindi, dopo aver sbrigato le formalità relative all'iscrizione, hanno lasciato l'istituto. "Siamo contenti che tutto si sia risolto, ora spegniamo i riflettori", si è limitato a dire il papà affidatario della piccola, mentre il dirigente scolastico Michele Di Martino, turbato dalle "tante polemiche" e dai "tanti equivoci" di questi giorni, ha affermato che "la nostra è una scuola aperta, solidale e inclusiva. Non ho mai voluto escludere nessuno, abbiamo 40 bimbi disabili qui, e tutti sono perfettamente assistiti. La piccola avrà tutto il sostegno di cui ha bisogno".
Il sindaco: ministro ha alzato polverone - Il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo, in merito alla vicenda ha voluto lanciare una critica al ministro Stefania Giannini. "Il preside della scuola è un professionista capace e aperto - dice - il problema è che lui non sapeva della malattia della piccola fino a quando la notizia non è comparsa qualche giorno fa sull'Avvenire. Se non ha voluto iscriverla era solo per ragioni tecniche, ovvero di sovraffollamento dell'istituto. E' stato il ministro, con le sue parole, ad alzare un polverone facendo passare Trentola per una comunità chiusa e ignorante. E questo è inaccettabile".
La Giannini replica: "Fatto il mio dovere" - "Credo di aver esercitato con tempestività e senso di giustizia il mio dovere, che è quello di garantire a tutti gli studenti in condizioni anche di svantaggio e disabilità, come in questo caso, di usufruire del diritto di istruzione che è un diritto fondamentale". Questa la replica a stretto giro del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, al sindaco Michele Griffo. "Il polverone lo suscita la stampa - ha aggiunto -. Io ho fatto il mio dovere e lo rifarei in qualunque momento se si dovesse ripresentare un caso simile".
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