Legge di Stabilità, la Corte dei Conti: "Lascia sullo sfondo nodi irrisolti"
Il presidente Raffaele Squitieri sostiene che la manovra "sconta il carattere temporaneo di alcune coperture" per cui saranno necessari "consistenti tagli di bilancio" a partire dal 2017
La legge di Stabilità "sconta il carattere temporaneo di alcune coperture e il permanere di clausole di salvaguardia rinviate al futuro", per cui saranno necessari "consistenti tagli di bilancio o aumenti di entrate" a partire dal 2017. A sostenerlo è il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri, secondo il quale la manovra "lascia sullo sfondo nodi irrisolti (clausole, contratti pubblici, pensioni) e questioni importanti".
Allineandosi con le polemiche sollevate dal presidente della conferenza delle Regioni e delle Province autonome Sergio Chiamparino, la Corte dei Conti avverte che la manovra non risolve completamente questioni importanti come il riassetto del finanziamento degli enti locali. Tra il 2016 e il 2018 il concorso delle amministrazioni locali per gli obiettivi di finanza pubblica "risulterà particolarmente rilevante" e l'aggiustamento di bilancio andrà "a gravare prevalentemente sulle amministrazioni locali, con ripercussioni negative sulla qualità dei servizi".
Squitieri sostiene poi che il taglio della Tasi "cristallizza" la capacità fiscale dei Comuni, avvantaggiando chi ha alzato al massimo le aliquote e penalizzando i Comuni dove la Tasi era meno cara. "I servizi indivisibili - dice il presidente della Corte dei Conti - graveranno sui non residenti non in grado di operare il controllo politico sugli amministratori con il voto".
La Corte dei Conti fa notare che la tassazione sugli immobili non ha ancora una fisionomia definita perciò bisognerà valutare come si distribuirà tra gli enti il reintegro dei fondi della Tasi sulle prime case.
Scarso l'aumento delle risorse per la Sanità - La Corte dei Conti evidenzia inoltre che "valutando gli 800 milioni necessari per l'adeguamento delle prestazioni ai nuovi Lea", l'incremento delle risorse del Fondo sanitario nazionale rispetto al 2015 è "solo di 500 milioni".
Interventi sulle aliquote Iva - Raffaele Squitieri suggerisce che "le condizioni economiche avrebbero potuto consigliare l'adozione di interventi sulla spesa fiscale (riguardante per esempio un articolato intervento sulle aliquote Iva agevolate e sulla stessa struttura delle aliquote) eventualmente attutiti, ma non annullati, con misure di sgravio".
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