"I tagli dal 2017 al 2019 mettono a rischio la sopravvivenza del Sistema Regioni". Lo ha detto il governatore del Piemonte e presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. Durante l'audizione in commissione Bilancio del Senato, Chiamparino ha criticato i contenuti della legge di Stabilità chiedendo un incontro urgente con il governo.
E Renzi convoca le Regioni: "Adesso ci divertiamo" - La risposta di Renzi alla richiesta di Chiamparino non si sarebbe fatta attendere: secondo fonti di Palazzo Chigi infatti il premier sarebbe intenzionato a convocare le Regioni a Roma già mercoledì. "Adesso con le Regioni ci divertiamo, ma sul serio", avrebbe detto il presidente del Consiglio annunciando la convocazione dei governatori dopo le pesanti critiche alla legge di Stabilità.
Chiamparino: "Tagli 2017-2019 molto pericolosi" - "Giovedì prossimo - ha detto ancora Chiamparino - vorremmo esprimere un parere sulla legge di Stabilità. Tuttavia, come hanno già rilevato gli Uffici studi di Camera e Senato, il problema è sul pluriennale, perché i tagli dal 2017 al 2019 configurano una situazione che nei fatti mette a rischio la sopravvivenza del Sistema Regioni".
Secondo l'amministratore piemontese infatti le sforbiciate "saranno insostenibili, anche se è vero che i tagli pluriennali spesso vengono modificati. Dobbiamo capire quale è il valore istituzionale che viene dato alle Regioni, e in particolare al sistema sanità, che è uno dei più virtuosi dal mondo. Perché se si pensa che farla funzionare in maniera centralizzata è più funzionale, allora si provi pure".
"Pericolo aumenti ticket o tasse" - Il governatore del Piemonte ha poi messo in guardia dall'aumento di ticket o tasse, dicendo: "Non vogliamo questi ritocchi al rialzo, ma credo che qualche Regione, che ha a che fare con il piano di rientro, a fronte della situazione che si prospetta con la legge di Stabilità che il governo ha presentato possa decidere di farli". E ha continuato: "Sul 2016 credo poi che, al netto della questione del piano di rientro, si possa gestire il sistema sanitario con il limite di non riuscire a ottemperare a tutte le richieste".