Una visita al mese, fino a un massimo di 24 ore, in locali a prova di privacy senza controlli visivi e auditivi. E' quanto prevede la proposta di legge sulle "relazioni affettive dei carcerati" che martedì approderà in commissione Giustizia. Il primo firmatario del testo, il deputato ex Sel e oggi Pd Alessandro Zan, è ottimista: "C'è l'accordo politico e abbiamo l'ok del ministro Orlando". Ma la Lega promette battaglia.
"La proposta di legge - scrivono i firmatari - è tesa a garantire il diritto all'affettività in carcere inteso in senso ampio: dalla sessualità, all'amicizia e al rapporto familiare. Un diritto all'affettività che sia, in primo luogo, diritto ad avere incontri, in condizioni di intimità, con le persone con le quali si intrattiene un rapporto di affetto".
Stando alla proposta di legge, le visita lontane da occhi indiscreti potranno avvenire con qualsiasi persona che già effettua i colloqui ordinari. "I detenuti e gli internati hanno diritto a una visita al mese della durata minima di 6 ore e massima di 24 ore con le persone autorizzate ai colloqui", si legge ancora nel testo.
"Carcere privi la libertà, non la dignità" - "La detenzione carceraria consiste nella privazione della libertà, ma non deve comportare anche la privazione della dignità delle persone, un fondamentale principio che deve ispirare lo Stato di diritto in rapporto alle persone detenute - scrivono i 20 firmatari della proposta di legge -. Per tale motivo i proponenti auspicano che il Parlamento esamini tempestivamente la presente proposta di legge, finalizzata a garantire la dignità nella prioritaria sfera affettiva delle persone che si trovano detenute in carcere".
Colegamento via Skype con i detenuti - La commissione Giustizia si è attrezzata per permettere ai carcerati di portare la loro testimonianza in merito. Due detenuti del carcere di Padova potranno così collegarsi e parlare ai deputati via Skype. Toccherà poi ai loro familiari.
Lega all'attacco: "Galere diventano bordelli" - Durissimo l'affondo della Lega Nord: "Ennesimo delirio targato Pd: stanze per il sesso in carcere per allietare i detenuti. In pratica il partito di Renzi vuole trasformare le galere in veri e propri bordelli - tuona l'esponente del Carroccio Nicola Molteni -. Anziché calendarizzare la nostra proposta di legge sulla legittima difesa, portano avanti una legge per offrire sesso ai detenuti. Ormai siamo alla follia totale".