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Governo di Tobruk: "Navi da guerra italiane in acque libiche, reagiremo" ma Roma nega

"Non esiteremo a proteggere la nostra sovranità territoriale", si legge in un comunicato dell'esecutivo libico. Secca smentita della Difesa: "Notizia falsa"Tripoli, devastato il cimitero italiano

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Il governo libico di Tobruk "condanna con fermezza" la violazione delle proprie acque territoriali "dopo l'ingresso sabato di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi". Lo si legge in un comunicato del governo sulla propria pagina Facebook e Twitter. Il governo libico "non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi che gli consentano di proteggere le sue frontiere e la sua sovranità territoriale", si legge. Roma smentisce: "Nessuna violazione".

Governo di Tobruk: "Navi da guerra italiane in acque libiche, reagiremo" ma Roma nega

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Il comunicato del governo di Tobruk pubblicato sulla propria pagina Facebook e Twitter
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Tobruk, inoltre, invita l'Italia "a rispettare i trattati firmati tra i due Paesi" e bolla "l'ingresso delle navi italiane come un atto contrario a tutti gli accordi internazionali ratificati dall'Onu".

Intanto l'aviazione libica ha fatto decollare sabato in tarda serata i suoi caccia militari per "monitorare l'attività delle navi da guerra italiane". Lo afferma il capo di Stato maggiore libico, Saqr Geroushi, citato dai media locali.

Secca smentita dell'Italia - Roma respinge al mittente le accuse. "Nessuna nave militare italiana ha violato le acque antistanti Bengasi, in Libia", sostengono fonti governative italiane ricordando che lunedì il governo di Tobruk dovrebbe votare la proposta dell'inviato speciale Onu, Bernardino Leon, per un governo di unità nazionale.

Ministero della Difesa: "Notizia falsa" - Anche il ministero della Difesa replica al governo di Tobruk: "La notizia diffusa da fonti libiche è falsa. Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati".

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