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The Kolors: "Per via del talent bruciamo in fretta ma guardiamo lontano"

La band è stata premiata al Medimex di Bari come artista rivelazione dell'anno. Successo per il salone dell'innovazione musicale ha chiuso i battenti con oltre 50mila presenze

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Si è chiusa a Bari la quinta edizione del Medimex, salone dell'innovazione musicale. Tra i protagonisti degli ultimi appuntamenti i The Kolors, premiati come artista rivelazione dell'Academy. "Che tempi ci diamo? Per via del talent il nostro tempo è qualcosa che si brucia prima del disco di un altro big - dice il cantante Stash -. Le persone che alimentano il nostro fuoco hanno bisogno di emozioni più veloci. Ma sogno di fare un concept album".

The Kolors: "Per via del talent bruciamo in fretta ma guardiamo lontano"

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Oltre 50mila presenze, divise tra i tre giorni di appuntamenti alla Fiera del Levante e gli eventi di "fuori expo" che si sono susseguiti in città. I numeri della quinta edizione del Medimex parlano di un appuntamento ormai diventato un punto di riferimento nel nostro panorama musicale ma che è solo all'inizio della sua crescita.

Anche quest'anno tanti gli ospiti, tra addetti del settore e artisti. Tra i più applauditi del pubblico sicuramente i The Kolors. Gli unici per cui si è dovuta approntare una transenna nel salone dell'incontro per contenere l'entusiasmo dei fan e al tempo stesso permettere agli stessi di stare sotto il palco come fossero a un concerto. E così tra un grido di gioia e l'altro dei ragazzi che li ascoltavano adoranti, Stash e soci si sono raccontati. Dimostrando di avere alle spalle un percorso di crescita fatto di maturazione sui dischi dei genitori ("Sono cresciuto con "The Wall" e la prima canzone che ho imparato è stata "Shine On You Crazy Diamond") e gavetta nei locali. Fino ad arrivare ad "Amici" che ha fatto da catalizzatore facendo esplodere una band che aveva già tutti i numeri per farlo.

Una situazione che è cresciuta a dismisura nel giro di pochi mesi e che, proprio per questo, Stash cerca di guardare con distacco e con i piedi per terra. "Non siamo un fenomeno - dice -. Il nostro tempo, per via del talent, è qualcosa che si brucia prima del disco di un qualsiasi altro big. Quindi non ci soffermiamo troppo sui concetti di album, anche se sogno da sempre di fare un concept. Mi rendo conto che le persone che alimentano il nostro fuoco hanno bisogno di emozioni più veloci".

Ma proprio perché loro sono cresciuti ascoltando i classici del passato e non playlist in streaming, un piccolo cruccio rimane. "Per una band come la nostra, che ha le nostri radici, questo è il lato triste. Se facessimo una canzone come Shine On You Crazy Diamond, sono sicuro che alcuni fan ci direbbero "ma perché non inizi a cantare prima?".

Tra una citazione e l'altra di artisti che per loro hanno rappresentato qualcosa ("Renato Zero devo ringraziarlo perché ha portato in Italia la disco-funk. Lui è stato sempre l'icona piu affine alle band che più ci hanno influenzato. Pino Daniele aveva la cazzimma: nei suoi primi dischi c'è il fink nero"), Stash e soci raccontano come hanno iniziato e perché da Napoli sono arrivati a Milano. "L'ho scelta perché c'era l'Accademia di Brera, e io avevo fatto il liceo artistico di Napoli. In realtà avevo cercato su Google le case discografiche italiane ed erano tutte a Milano: ho usato l'Accademia come scusa per i miei...". A Milano muovono i primi passi e si fanno notare: "Dobbiamo dire grazie a Francesco Sarcina, che ci ha visti suonare a Milano e ci ha segnalato ad Amici".

Per capire come dietro la crescita dei The Kolors ci siano grande lavoro e determinazione Stash racconta un episodio che riguarda il tastierista Daniele Mona. "Lui è stato il nostro primo batterista ma a un certo punto lo abbiamo mandato via - dice -. Aveva una ragazza e non veniva alle prove per stare con lei a mangiare il Ciobar a casa. Questo è ANTI-KOLORS!. Poi si è lasciato con la tipa e lo abbiamo ripreso". E se qualcuno dovesse pensare che quella dei The Kolors è solo una storia destinata a fare da trampolino alla carriera solista di Stash, lui mette subito le cose in chiaro: "Non faremo come i Dear Jack, nessuno di noi soffre e io non chiedo altro. Io - dice indigando i due compagni - sono questo".

I PREMI DELL'ACADEMY AWARDS
Artista rivelazione dell'anno: The Kolors
Miglior spettacolo dal vivo: Lorenzo negli stadi 2015 di Jovanotti
Miglior album: Lorenzo 2015 CC di Jovanotti
Miglior opera prima: 1995 di Lorenzo Fragola
Miglior videoclip: Sabato di Jovanotti
Miglior artista italiano all'estero: Laura Pausini

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