Lo sbarco in Europa

Toyota Mirai, arriva lʼauto a idrogeno

Un pieno in 3-5 minuti e si fanno 550 km

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Toyota Mirai, la berlina a idrogeno da pochi giorni in vendita in alcuni mercati europei, è stata eletta in Germania lʼinnovazione automobilistica del decennio. Il perché è facile da capire: con la sua propulsione a idrogeno, Toyota Mirai (parola che in giapponese significa "futuro") è davvero una rivoluzione. In patria è già in commercio da un anno e le vendite vanno fortissimo. Tgcom24 è andata ad Amburgo per scoprirla e provarla, perché Mirai arriva ora in Europa, ma soltanto i mercati di Germania, Regno Unito, Danimarca e Belgio sono pronti.

Il primo esemplare è stato consegnato a un cliente danese di Copenaghen. Toyota Mirai è una berlina equipaggiata con celle combustibili (fuel cell), cioè batterie particolari racchiuse in un "pacco" che, grazie a un convertitore, sono in grado di trasformare il carburante idrogeno in energia elettrica motrice. Questa muove poi il motore elettrico da 114 kilowatt, in pratica 155 CV. Le prestazioni sono ottime, lo scatto sullo 0-100 richiede meno di 10 secondi e la velocità di punta sfiora i 180 km/h. Le emissioni inquinanti sono nulle, perché dagli scarichi esce soltanto vapore acqueo. Non solo, ma il vantaggio sta anche nei tempi di rifornimento: bastano dai 3 ai 5 minuti per riempire il serbatoio per lʼidrogeno e fare fino a 550 chilometri. Infine, Toyota Mirai non teme il gelo polare e può partire anche a 30 gradi sotto zero.

Lunga e affusolata, con i suoi 4,8 metri di lunghezza, Toyota Mirai esprime innovazione ma anche tutte le qualità di una grande berlina a tre volumi. Gli interventi tecnici, però, sono stati sostanziali, perché la sicurezza della vettura richiede qualche attenzione in più, legata alla protezione del serbatoio per lʼidrogeno, conservato alla pressione elevata di 700 bar e resistente a colpi di arma da fuoco. Toyota Mirai è stata sviluppata con concetti estremi di rispetto dellʼambiente: il 95% del componenti è riciclabile, il 100% delle batterie pure. Senza dimenticare che lʼidrogeno si trasforma in energia elettrica grazie alle fuel cell, e così il motore va a trazione elettrica senza inquinare.

Insomma Toyota Mirai segna lʼinizio dellʼera dellʼidrogeno, come lʼeconomista americano Jeremy Rifkin ipotizzò dieci anni fa. E lʼauto ha già i suoi estimatori, come il sindaco di Londra Boris Johnson che ha fatto visita in Giappone alla fabbrica che la produce e lʼha già prenotata per il parco auto istituzionale dellʼazienda di trasporto londinese. Peccato che lʼItalia sia indietro, mancano le infrastrutture e mancano le leggi che disciplinano lʼuso dellʼidrogeno come carburante. Lʼunica stazione di rifornimento attiva per idrogeno a 700 bar si trova a Bolzano. Appare urgente colmare il gap.