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Province, saranno 8mila i dipendenti in esubero

Entro il 31 ottobre i dati definitivi dei dipendenti pubblici in soprannumero: la metà verrà ricollocata nei tribunali; il resto dovrà attendere la lista dei posti disponibili in Comuni, Regioni e Stato

ansa

Il taglio delle Province genererà l'esubero di almeno 8mila dipendenti pubblici, - e non 20mila come inizialmente calcolato -, che dovranno ottenere una ricollocazione. Il numero definitivo dei soprannumerari dovrebbe arrivare a fine ottobre, anche se non tutti gli enti riusciranno a rispettare la scadenza. La Legge di stabilità dovrebbe semplificare le procedure di mobilità: di certo c'è che in 4mila verranno assorbiti nei tribunali. Tutti gli altri aspetteranno la lista dei posti disponibili in Comuni, Regioni, Stato per presentare domanda di mobilità volontaria.

RICOLLOCAMENTO NEI TRIBUBALI - Settemila sono state le domande di mobilità volontaria presentate dai lavoratori in esubero delle Province per lavorare nell'aule giudiziarie. Fino a oggi, però, solo 700 dei richiedenti ha ottenuto il trasferimento; altri sono in attesa del via libera dell'ente di appartenenza, regola che sarà superata con la Legge di stabilità che non rende più necessario il nulla osta della Provincia per poter cambiare amministrazione. In ogni caso, degli 8mila esuberi previsti, non più della metà metterà piede nei tribunali.

IN 4MILA IN UN LIMBO - Per tutti gli altri si apre un periodo di attesa e speranze, seppur con la certezza che "Nessuno perderà lavoro e stipendio", come ripete da tempo il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Entro fine novembre , Regioni, Comuni, Province e anche lo Stato dovranno indicare quanti e quali sono i posti disponibili per ricollocare questi dipendenti pubblici. Entro la fine dell'anno, poi, i lavoratori in esubero dovranno esprimere la loro preferenza sul portale della mobilità. Entro marzo 2016, per tutti, un nuovo definitivo posto di lavoro.

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