RICHIESTA DI RISARCIMENTO

Volkswagen, mediazione fallita: si va verso la prima causa per il dieselgate

Nessun accordo a Cuneo tra i proprietari di un'Audi e la casa automobilistica tedesca. L'azienda aspetta gli accertamenti delle autorità tedesche. Depositate le prime querele a Torino, Cuneo, Milano e Lamezia Terme

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E' fallito il tentativo di mediazione, a Cuneo, tra la Volkswagen e i proprietari di un'Audi che chiedono di essere risarciti per il dieselgate. "I legali della casa automobilistica intendono aspettare gli accertamenti delle autorità tedesche - spiegano gli avvocati degli automobilisti coinvolti - per cui non ci resta che la via della causa". Intanto depositate le prime querele a Torino, Cuneo, Milano e Lamezia Terme; ne seguiranno altre.

Una coppia di Cuneo ha chiesto il risarcimento per il software pirata che truccava le emissioni della loro Audi. "Crediamo che anche il Ministero dei Trasporti debba prendere posizione sull'accaduto", sostengono gli avvocati Stefano Bertone e Marco Bona, che assistono i due proprietari dell'auto.

E oltre alle singole cause, i due studi torinesi Ambrosio & Commodo e Bona & Oliva hanno intenzione di promuovere una class action nei confronti della compagnia. "Da questa sera sul sito emissionidiesel.it, che abbiamo aperto da alcune settimane, saranno disponibili i modelli di lettera da inviare alla Volkaswagen per aprire il procedimento".

Depositate le querele per truffa a Torino, Cuneo, Milano - Prime querele, per il reato di truffa, nei confronti di Volkswagen. Le ha depositate l'avvocato torinese Giorgio Faccio presso le procure di Torino, Milano, Cuneo e Lamezia Terme. Nei prossimi giorni ne seguiranno altre, così da investire i principali uffici giudiziari d'Italia. L'azione - spiega il legale - consente ai proprietari di veicoli del Gruppo di agire per ottenere il risarcimento dei danni per il dieselgate. L'azione è rivolta nei confronti del legale rappresentante del Gruppo.