E' l'8 ottobre, poco dopo le 19.15. Mario Bozzoli è sparito nel nulla, e il forno della sua fonderia fa registrare una fumata anomala. Da qui, la convinzione che l'imprenditore sia stato ucciso in azienda, il suo corpo soppresso e poi distrutto nella colata del forno Rm Fomet 80. Ma finora poche certezze. Sul giallo di Brescia, che riguarda anche la morte di uno dei dipendenti, Giuseppe Ghirlandini, adesso si aggiunge un altro particolare: ci sono "tracce biologiche" all'interno della fonderia di Marcheno. Lo conferma il procuratore capo Tommaso Buonanno, che ha però anche aggiunto: "Ora bisogna vedere se sono ricollegabili a Mario Bozzoli".