Antonella Accroglianò, ribattezzata dagli investigatori la Dama Nera, è la figura chiave di tutta la vicenda. Ricostruito l'intero sistema organizzativo all'interno dell'Anas. La donna richiedeva tangenti, cercava nuovi clienti e istruiva su come muoversi. Secondo gli inquirenti aveva anche contatti con la 'ndrangheta. La donna nelle intercettazioni definisce le mazzette: "ciliegie".
In 110 pagine, il Gip Giulia Proto ricostruisce il sistema all'interno dell'Anas in cui i funzionari pubblici hanno fatto "mercimonio della loro funzione" con "assoluta assenza di remore", "operando a vantaggio preponderante o esclusivo di imprenditori o privati". Il 30 giugno la Dama Nera dell'Anas non è più disposta ad attendere ancora gli imprenditori, che ritardano nel pagare la tangente: "glielo ho detto, non puoi venire con ste ciliege smozzicate, così fai confusione e basta...vieni con una ciliegia definitiva...mo dice che sta preparandosi...che tra una decina di giorni...gli ho detto fai prima perché qua, a luglio, le ciliege devono essere finite"
Dama Nera guida l'organizzazione e ricerca nuovi 'clienti' per lo scambio di 'favori' - E' lei stessa nelle intercettazioni a far capire come bisogna muoversi in certi ambienti. "Siamo sponsor tuoi Antone'" le dice il funzionario Antonino Ferrante. E lei: "speriamo di tenerci forte come abbiamo fatto fino adesso e di fare tutti un saltino in avanti per poterci aiutare...perchè quello è lo scopo...capito? Io sono abituata in questo modo, chi cresce, chi fa un salto in avanti, si porta gli altri dietro. Questa è la scuola...se viaggi da solo non fai niente...poi chi ha cercato di viaggiare da solo poi l'hanno azzoppato, perchè poi, alla fine, non ti riconoscono più".
I sospetti - Quando il 30 giugno viene fermato per un controllo Giovanni Prelato e gli trovano 25mila euro in tre buste diverse, la Dama Nera inizia a insospettirsi. E sarebbe stato proprio a quel punto che Antonella Accroglianò avrebbe spostato qualcosa da casa sua a quella della madre. A casa della donna, i finanzieri hanno trovato 70mila euro in contanti e gioielli.
Tentativi per agganciare gli investigatori - La Dama Nera ha tentato di arrivare a qualcuno della Guardia di Finanza. Uno è il generale Walter Cretella Lombardo che ora è all'Istituto alti studi Difesa, suocero di uno dei suoi collaboratori, Alberto Buffone (indagato). Quest'ultimo sembrerebbe riuscire a parlare con il generale tanto che alla Dama nera riferisce che il suocero "dice...la questione è molto strana...questa arriva la'...l'ha fermato una pattuglia..normale". Anche Parlato si da' da fare, affermando che avrebbe cercato di contattare il colonnello Paolo Gallerano, per avere informazioni. Entrambi i tentativi, stando a quanto riportato nelle carte, sembrerebbero andare a vuoto.
Meduri, il faccendiere "oscuro" - Sarebbe invece andato in porto il tentativo di di utilizzare l'ex sottosegretario Luigi Meduri, per piazzare il fratello in una società partecipata della regione Calabria e fare da mediatore e sollecitare il pagamento dell'intera tangente da 150mila euro da parte degli imprenditori siciliani Bosco Lo Giudice e Costanzo. Dalle intercettazioni emerge che loro ne avevano pagata solo una parte: "mi ha portato l'antiffiamatorio - dice la donna - ma ne ha portato sempre poco". Ed è qui che interviene il politico. "Mi ha detto Gigi di insistere che è tutto a posto, di lavorarli ai fianchi". E in un'altra intercettazione: "meno male che c'ho messo Meduri che gli ha fatto la spiega...sono stata previdente...senno', sostiene Gigi, non vedevamo niente". In cambio del suo impegno, Meduri chiede la riconferma in Anas di due geometri. "Antonella vedi se puoi dare uno sguardo a quel ragazzo che conosci". Risponde lei: "ma quelli stanno apposto da due mesi...tranquillo".
L'incontro con il "ministro" - Luigi Meduri si sarebbe dato da fare per organizzare un incontro tra i due imprenditori catanesi Bosco e Costanzo, "con un non meglio individuato ministro". E' la stessa Dama nera a rivelarlo mentre parla col funzionario Oreste De Grossi: "Perché mo' dottore... stanno messi bene... perché poi Meduri li ha fatti incontrare anche con il ministro.... gli hanno fatto vedere il progetto....nuove cose, eh!".
Contatti con la 'ndrangheta - E secondo gli inquirenti la Dama Nera aveva anche contatti con la criminalità organizzata tanto da 'consigliare' a un'impresa vincitrice di un appalto a Palizzi di subappaltare alcuni lavori, come il movimento terra, a imprese contigue alla 'ndrangheta in modo da "avere garantita la sicurezza del cantiere". "Vi do una persona, è un imprenditore, è perbenissimo fidatevi, non sentite nessuno" dice ai titolari dell'azienda. La persona di fiducia era Mario Grimoli che, dalle banche dati, è risultato avere diversi precedenti di Polizia. "Lo dobbiamo aiutare - dice la Dama Nera - lo mettiamo in qualche gara appena si muove qualcosa".