Milano, Fabrizio Corona in tribunale per l'affidamento ai servizi sociali
La richiesta è la conferma di quanto gli è stato concesso a giugno, nella comunità di Don Mazzi. Il Tribunale si è riservato: la decisione arriverà nei prossimi giorni.
"Mi è stata data un'opportunità e vi ringrazio. Ora datemene un'altra: sono un uomo nuovo, fidatevi di me". L'ex "re" dei paparazzi Fabrizio Corona si è rivolto così ai giudici del tribunale di Sorveglianza di Milano durante un'udienza a porte chiuse. La richiesta è la conferma dell'affidamento ai servizi sociali che gli è stato concesso a giugno nella comunità di Don Mazzi. Il Tribunale si è riservato: la decisione arriverà nei prossimi giorni.
Milano, Fabrizio Corona in tribunale per l'affidamento ai servizi sociali
"Il Fabrizio Corona che conoscevate voi prima, non c'è più", ha poi spiegato l'avvocato Ivano Chiesa, che difende l'ex fotografo dei vip assieme al legale Antonella Calcaterra.
Il difensore ha spiegato, tra l'altro, che "le relazioni scritte dal Sert (il servizio per le tossicodipendenze, ndr) e dall'Uepe (l'Ufficio esecuzione penale) sono tutte favorevoli e dicono addirittura che potrebbe uscire dalla comunità e proseguire nell'affidamento sul territorio, senza essere legato alla comunità".
Ora i giudici della Sorveglianza devono decidere se confermare o meno l'affidamento nella comunità Exodus nel giro di una settimana. Se la decisione fosse negativa, Corona tornerebbe in carcere ad Opera, dove è stato detenuto fino al 18 giugno scorso e per circa due anni e mezzo. All'ex agente fotografico restano da scontare poco più di 4 anni che, nel caso di un via libera dalla Sorveglianza, trascorrerebbe in affidamento in prova.
Per il legale "i permessi di lavoro che in questo periodo Corona ha ottenuto sono stati un banco di prova e lui si è comportato molto bene". Il fatto, ha aggiunto il legale, "è che lui ha una particolarità, quella di suscitare interesse quando è fuori, ma ad ogni modo ha gestito questi permessi che ha ottenuto molto bene".
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