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Roma, al Bambino Gesù "atterra" la Tac astronave contro il dolore dei più piccoli

A forma di base spaziale, il macchinario di ultima generazione consente di ridurre significativamente il ricorso all'anestesia negli esami pediatrici

flickr

Una coloratissima "astronave medica" di 280 metri quadrati che riduce il ricorso all'anestesia per gli esami pediatrici e la "paura" nei pazienti più piccoli. Non è fantascienza, ma Astro-Tac, il macchinario di ultima generazione acquistato con i proventi della campagna "Ospedale senza dolore" e inaugurato nella sede di Palidoro dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma. Si tratta di uno strumento in grado di acquisire dati in tempi rapidissimi, anche inferiori a un secondo.

La struttura - Tre gli ambienti principali: una sala Tac con annessi locale tecnico e postazione comandi, un'ampia "recovery room" e una sala d'attesa. Il macchinario e i locali sono stati decorati e allestiti secondo un progetto grafico che recupera la suggestione dello spazio. Il viaggio tra pianeti e costellazioni comincia già dalla sala d'attesa per arrivare al locale Tac, decorato come l'interno di una navicella spaziale. Durante la scansione, l'astronave conduce i bambini nello spazio, mentre lo staff medico saluta dall'oblò come fosse il "personale di Terra".

Tecnologia super veloce - Per quanto riguarda la velocità degli esami pediatrici, si pensi ad esempio che scansioni di 16 centimetri del torace di un lattante vengono eseguite in 0,35 secondi. Non solo. Astro-Tac è due volte più performante rispetto al normale e produce immagini ad altissima risoluzione, il tutto con un bassissimo dosaggio di raggi X. Grazie alla tecnologia "multistrato", inoltre, è possibile la visualizzazione dettagliata non solo degli organi interni del corpo umano, ma anche delle strutture vascolari.

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