Aveva fatto lo sgambetto a un rifugiato siriano che stava fuggendo in Ungheria con in braccio il figlio. Aveva chiesto scusa per il suo gesto, ma ci ha evidentemente ripensato. Petra Laszlo, l'operatrice ungherese diventata tristemente nota per aver preso a calci i profughi in fuga, vuole denunciare Osama Abdul Mohsen e il social network Facebook. Motivo? Ora l'uomo "ha un lavoro".
"Questione d'onore" ha detto Petra Laszlo in un'intervista al giornale russo Izvestia. Il 52enne rifugiato siriano, a seguito del video diffuso in rete, ha trovato lavoro come allenatore di calcio in Spagna mentre l'operatrice ungherese è stata licenziata.
E Petra Laszlo se la prende anche con Facebook. Il social network sarebbe reo di non aver cancellato i commenti minacciosi nei suoi confronti mentre ha censurato i gruppi nati in suo sostegno.
L'operatrice ungherese lavorava per un'emittente televisiva online ultranazionalista che vuole tutti i migranti fuori dal Paese. Dopo la diffusione del video che riprendeva Petra Laszlo mentre tentava di far inciampare i profughi e li prendeva a calci, N1TV ha deciso di licenziarla perché "si è comportata in modo inaccettabile".
L'operatrice ungherese è stata accusata di razzismo e contro di lei è in atto un procedimento penale.