SBARCO A WALL STREET

Ferrari, prezzo ipo fissato a 52 dollari Il Cavallino varrebbe 10 mld dollari

Tutto pronto per lo sbarco a Wall Street. L'offerta vale per 17,18 milioni di titoli. Secondo indiscrezioni, le richieste sono state molto superiori alla disponibilità

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Il prezzo dell'ipo Ferrari è stato fissato a 52 dollari per azione, nella fascia alta della forchetta da 48-52 dollari identificata dalla casa del Cavallino nei documenti depositati per la quotazione a Wall Street. L'offerta riguarda 17,18 milioni di titoli. Il valore complessivo della società si aggirerebbe sui 10 miliardi di dollari.

La Ferrari raccoglierebbe 893,36 milioni di dollari con la quotazione di 17,18 milioni di titoli a un prezzo di 52 dollari per azione. Secondo indiscrezioni, le richieste sono state molto superiori alla disponibilità e diversi investitori si sarebbero "lamentati" per non essere riusciti a mettere le mani sui titoli Ferrari o aver avuto meno titoli di quanto richiesto.

Il boom delle sottoscrizioni conferma che il marchio Ferrari è più forte delle difficoltà dell'industria automobilistica innescate dallo scandalo Volkswagen.

Sergio Marchionne ha più volte ribadito che Ferrari è un marchio a prova di recessione, come dimostrato dai suoi soliti risultati durante la crisi iniziata nel 2008. Il test della quotazione di Ferrari invia anche un segnale forte per il mercato dell'initial public offering, soggetto negli ultimi mesi a ritardi e cancellazioni di quotazioni in seguito alla volatilità innescata dalla Cina e dall'incertezza su un aumento dei tassi della Fed. Lo sbarco a Wall Street arriva in una giornata importante per Fca. Nelle prossime ore dovrebbero essere resi noti i risultati del voto dei lavoratori americani sul nuovo contratto di lavoro. Dopo la bocciatura dell'intesa precedente con il 65% dei voti contrari, un nuovo accordo è stato raggiunto fra il Uaw e Fca e sottoposto ai dipendenti.

Il ricavato dall'ipo Ferrari porterà nelle casse di Fca risorse utili per portare avanti il piano industriale. Dopo l'Ipo Fiat Chrysler deterrà l'80% di Ferrari. All'inizio del 2016 il Cavallino sarà scorporato da Fca e passerà sotto il controllo di Exor: la holding della famiglia Agnelli avrà il 24% del capitale ma, grazie al meccanismo del voto multiplo olandese, peserà molto di più e faciliterà il controllo insieme a Piero Ferrari (il figlio del fondatore conserverà il suo 10%). Ferrari sbarca a Wall Street con il ticker "RACE", scelto da Sergio Marchionne "perché Red (ndr, rosso, il coloro simbolo di Ferrari) non era disponibile".

Un ticker che mette in evidenza il legame fra Ferrari e la Formula 1. nei documenti depositati alla Sec, la Consob americana, Ferrari prevede per il terzo trimestre un utile netto di 93-96 milioni di euro, in aumento del 60-66% rispetto allo stesso periodo del 2014. I ricavi sono stimati in crescita del 9-10% a 720-730 milioni. Ferrari prevede di aumentare la produzione a 9.000 vetture l'anno nel 2019.