Il dietrofront

Coronavirus, il distanziamento sui treni rimane: contrordine di Speranza

L'improvvisa ordinanza provocherà disagi per i viaggiatori. Ntv, cui fa parte Italo, sta ipotizzando la soppressione di svariati convogli con il rimborso dei biglietti. Il ministro della Salute: "Non abbassare guardia"

Resta obbligatorio il distanziamento sui treni ad Alta Velocità. Lo stabilisce un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che, a poche ore dal via libera del Mit all'utilizzo di tutti i posti a sedere, tira la "frenata rapida". "Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela", spiega il ministro accogliendo le preoccupazioni del Cts. La decisione causerà svariati disagi ai viaggiatori.

Ntv, la società cui fa parte Italo, ad esempio, ha deciso di limitare i convogli dopo la decisione di Speranza, rimborsando i biglietti delle persone coinvolte. Lo "stop and go" sarà accompagnato dalle inevitabili polemiche, nel primo sabato d'agosto, con le stazioni di nuovo affollate di passeggeri in partenza tra timori e voglia di vacanze.

L'ordinanza di Speranza però non vale in Lombardia L'ordinanza che obbliga i treni ad Alta Velocità a mantenere il distanziamento sociale non estende i suoi effetti all'ordinanza della Regione Lombardia che ha cancellato il distanziamento per i posti a sedere del trasporto pubblico locale. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa. "In base all'ultimo decreto con il quale noi restituiamo alle regioni la possibilità di assumere decisioni diverse, l'ordinanza della Regione Lombardia relativa ai mezzi di trasporto regionali andrebbe contestata", ha osservato Zampa. "Le regioni sono invitate a rispettare l'ordinanza" del ministro Speranza, ha precisato, "ma se decidono di fare diversamente possono farlo". Quindi serve un procedimento diverso? "Sì, l'ordinanza della Lombardia va contestata, impugnata, è un procedimento lungo ma a parte questo deciderà forse Boccia, sentirà il presidente della Regione". Vi aspettavate questa ordinanza lombarda, è arrivata comunicazione? "Non mi risulta, spero ci siano interlocuzioni e siano positive, probabilmente si è trattato di un equivoco, inviterei tutti a consultare il Comitato Tecnico Scientifico", ha concluso.

Toti: "Stupiti, la misura non vale in Liguria" "In relazione alla nuova ordinanza emessa dal ministero della Salute sulle regole del Trasporto, ribadiamo che in Liguria resteranno in vigore le disposizioni contenute nell'ordinanza regionale firmata e diramata ieri e che consente un maggior numero di passeggeri su tutti i mezzi, fermo restando l'uso delle mascherine e gli altri elementi di prudenza". Lo ha dichiarato il governatore ligure Giovanni Toti aggiungendo: "Restiamo per altro stupiti da questo provvedimento del Governo, diramato nel bel mezzo di un weekend di estate, quando molte persone sono già partite e dovranno tornare a casa". 

Speranza: "E' e resta obbligatorio il distanziamento" Annunciando di aver firmato l'ordinanza Roberto Speranza ha spiegato "che la misura ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di un metro sia l'obbligo delle mascherine". "Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus", ha proseguito.

Dopo le polemiche arriva così lo stop alla decisione del governo di eliminare l'obbligo di distanziamento sui treni ad altà velocità, consentendo ai convogli di viaggiare al 100% della loro capienza. E' un'idea "sbagliata",  era stato il giudizio severo di Walter Ricciardi, consulente di Speranza al ministero alla Salute. "Proprio il distanziamento contribuisce alla sicurezza di questo mezzo di trasporto, che altrimenti - aveva avvertito  - diventerebbe insicuro".