Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot, Auguste Rodin: il meglio dell'Impressionismo a Roma fino al 7 febbraio 2016. Sono oltre 60 le opere provenienti da Parigi esposte nella mostra "Dal Musée d'Orsay. Impressionisti. Tête à tête": una panoramica completa di volti, luoghi e ambientazioni della Ville Lumière della seconda metà dell'Ottocento, quando fervevano mutamenti artistici, culturali e sociali di cui proprio gli impressionisti furono esponenti e testimoni.
Il percorso della mostra si snoda facendo rivivere lo spirito di un'epoca e offrendo, da una precisa angolazione, un affresco della società francese negli anni del sorgere e dell'affermarsi del movimento impressionista. Artisti e letterati, familiari ed amici, politici e uomini di affari, signore della borghesia, bambini e adolescenti, evocano mirabilmente episodi di un'esistenza che si svolge fra città e campagna, interni domestici e gite sul fiume.
Le opere scelte per la mostra, alcune diventate vere e proprie icone dell'Impressionismo, mettono in luce gli aspetti innovativi del movimento artistico ed evidenziano, allo stesso tempo, le connotazioni delle singole personalità.
Tra i capolavori esposti Il Balcone (1890) di Manet, icona della borghesia parigina di fine Ottocento. Stéphane Mallarmé (1876), ritratto in un atteggiamento rilassato, capace di raccontare l'intimità tra due amici che si incontrano ogni giorno per discutere di pittura, letteratura, ma anche di gatti e perfino di moda femminile e la bellissima Angelina (1865).
Jentaud, Linet et Lainé (1871) in cui Degas si sofferma sui visi pensosi dei tre giovani industriali parigini che emergono dalla tavolozza scura illuminata dai bianchi della tovaglia, dei polsini, del giornale; dello stesso artista, il ritratto del nonno Hilaire de Gas (1857). Bazille dipinge Il ritratto di Renoir (1867), con i piedi su una sedia, facendone il modello della sfrontatezza giovanile. Di Renoir tra i tanti, splendida L'altalena (1876) dove la luce inizia a diventare la protagonista delle opere. Di Cézanne è da segnalare Donna con caffettiera (1890-1895), l'Autoritratto (1875) e Il giocatore di carte (1890-1892). Rodin con Victor Hugo (1897) ci racconta come l'impressionismo riesca a penetrare anche l'immobilità della scultura.
Dal Musée d'Orsay. Impressionisti. Tête à tête
15 ottobre 2015 – 7 febbraio 2016
Roma – Complesso del Vittoriano (Ala Brasini), via di San Pietro in Carcere
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30–19.30; venerdì e sabato 9.30–22; domenica 9.30–20.30
Biglietto: € 12 intero; € 9 ridotto
Per informazioni e visite guidate: 06.6780664