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Dieselgate, la Gdf perquisisce le sedi di Volkswagen Italia e della Lamborghini

Doppia operazione a Verona e a Bologna. Indagati sei manager italiani del gruppo tedesco

ansa

La guardia di finanza ha eseguito una serie di perquisizioni nella sede della Volkswagen Group a Verona, disposte dalla procura locale che ipotizza il reato di frode in commercio. Alcuni pezzi grossi del management risultano iscritti nel registro degi indagati: si tratta dell'a.d. Massimo Nordio, del presidente Luca De Meo e di altri quattro dirigenti. Perquisizioni da parte della guardia di finanza anche nella sede della Lamborghini a Bologna.

Anche le perquisizioni presso la sede bolognese della Lamborghini sono state disposte dalla procura di Verona. L'azienda di Sant'Agata bolognese fa parte fin dal 1998 del gruppo di Wolfsburg.

Intanto, sul fronte tedesco, Volkswagen dovrà subito richiamare 2,4 milioni di auto in Germania in seguito allo scandalo dieselgate. E' quanto le ha ordinato l'ente di omologazione tedesco, Kba, bocciando la proposta della casa tedesca la quale voleva che i proprietari portassero di loro spontanea volontà le auto in officina per le riparazioni.

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