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Ncd si spacca: Quagliariello si dimette da coordinatore, ipotesi scissione

Nervi tesi nel partito all'indomani del sì alle riforme e nel giorno dell'approdo al Senato del ddl sulle unioni civili. Brunetta: "Bene". Alfano: "Io non trattengo nessuno"

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Gaetano Quagliariello si è dimesso da coordinatore di Ncd. La decisione era nell'aria: già martedì, annunciando il suo sì alle riforme costituzionali, il senatore era stato chiaro: "Onoriamo l'impegno assunto a inizio legislatura all'atto della rielezione del presidente Napolitano, ma si chiude una fase della nostra vita politica". Non si esclude la scissione, anche dati i malumori per l'accelerazione del Pd sul ddl sulle unioni civili, già al Senato.

Quagliariello ha inviato una lettera al leader del partito, Angelino Alfano, per mettere all'ordine del giorno la possibile uscita di Ncd dal governo Renzi: "Le differenze sul piano dell'analisi e della linea politica, a noi due note da tempo, ma manifestatesi in questi giorni in forma pubblica mi impediscono di continuare a ricoprire tale funzione. Non per questo mi esimerò dall'affrontare momenti di dibattito pubblico che auspico possano risultare utili e determinare la possibilità di una sintesi che oggi, con franchezza, non scorgo", si legge nella missiva di dimissioni.

Poco più tardi, tramite Facebook, ha chiarito: "Le riforme non sono in discussione. Ma, un minuto dopo, questo dibattito sulle riforme ne genererà un altro, che investirà sia i rapporti interni a una coalizione di governo che la legge pone fuori-legge, sia la collocazione politica. E' un problema che personalmente mi riguarderà. E credo riguarderà quanti hanno fin qui contribuito al cammino delle riforme ma non intendono consentire l'estinzione della propria cultura politica. Per cercare di dare una scossa, ho presentato le dimissioni da Coordinatore nazionale di Ncd. Affronterò il dibattito interno, dicendo la mia. Voglio farlo senza il vantaggio di avere ruoli.

Alfano: "Non trattengo nessuno" - Secca la replica del ministro dell'Interno: "Non ho forzato nessuno a entrare in Ncd quando c'era da avere un gesto di coraggio, non trattengo nessuno ma se tiro una riga di quanto fatto il bilancio è molto in attivo".

"Piedi ben piantati nel governo" - La decisione di Quagliariello mette in luce le due anime di Ncd, una più vicina a Renzi, l'altra desiderosa di tornare a dialogare con il centrodestra. Se Giovanardi minaccia di non votare più la fiducia al governo, i senatori di Ncd-Udc Laura Bianconi, Federica Chiavaroli e Bruno Mancuso dichiarano all'unisono: "Spiace la decisione del senatore Quagliariello di dimettersi. Abbiamo fatto tanta strada ma certamente rimane ancora molto da fare. Per questa ragione continuiamo a tenere i piedi ben piantati in questo governo, senza prevederne alcuna uscita, che significherebbe soltanto rinnegare la nostra storia e la ragione stessa della nostra nascita".

Brunetta: "Bene Quagliariello" - Applaude invece, pur non rinunciando a una buona dose di sarcasmo, Renato Brunetta (Forza Italia): "Ogni tanto qualche barlume di luce tra gli amici di Ncd. Obiettivo è ricostruire Cdx, non fare il tappetino di Renzi. Bene", scrive su Twitter.

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