Non sarà incriminato Walter Palmer, il dentista americano che in Zimbabwe ha ucciso Cecil, il leone ormai diventato famoso in tutto il mondo, simbolo del parco nazionale Hwange. Lo ha comunicato il ministro dell'Ambiente dello Stato africano, aggiungendo che il dentista aveva tutte le carte in regola per la battuta di caccia in seguito alla quale l'animale è stato abbattuto.
Ancora lo stesso ministro, Oppah Muchinguri-Kashiri, ha detto che tutte le verifiche del caso sono state effettuate dalla polizia e dai controlli del procuratore generale è emerso che il dentista aveva le autorizzazioni.
Cecil, un maschio di 13 anni, morì dopo 40 ore di agonia, e la sua fine scandalizzò il mondo intero. Al suo rientro a casa, il dentista era stato minacciato dagli animalisti e costretto a nascondersi per settimane. Cecil veniva seguito e monitorato grazie a un collare Gps che lo metteva in diretto contatto con l'università di Oxford, nel settore che si dedica appunto agli studi sui leoni. Da parte sua, Palmer aveva detto di aver colpito l'animale fuori dai confini del parco.
"Se avessi saputo che questo leone era così importante per il Paese, ed era oggetto di studi e osservazioni, non l'avrei mai fatto - ha poi raccontato il dentista. "Nessuno che ha partecipato alla nostra battuta di caccia ne sapeva nulla".