Ignazio Marino non ci ha ripensato: si dimetterà da sindaco di Roma. E' infatti un secco "no!" la risposta dato dal primo cittadino a chi gli chiedeva se avrebbe modificato la sua decisione. Le dimissioni saranno dunque date ufficialmente, come annunciato, lunedì. Marino, durante il bagno di folla tra i suoi supporter, in piazza del Campidoglio, ha mostrato chiaramente di non voler tornare indietro.
Molti suoi supporter hanno partecipato alla manifestazione organizzato per chiedere al sindaco dimissionario del Pd di "resistere" alla guida della Capitale. Variegata la platea dei sostenitori del primo cittadino scesi in piazza del Campidoglio: da iscritti del Pd delusi a elettori Sel, ma anche a ciclisti e associazioni di cittadini che hanno tuonato contro l'epilogo "forzato" dell'esperienza Marino e contro la stampa.
Una dimostrazione di solidarietà e "vicinanza" che Ignazio Marino non ha ignorato, ringraziando pubblicamente i suoi sostenitori dal suo profilo Facebook: "Siete un patrimonio che Roma non può e non deve perdere".
Diversi i cori intonati: da "Marino resisti" a "Bella ciao" e "Pd vergogna!". Uno dei manifestanti ha portato in piazza una bandiera del Pci, altri sono venuti in sella alle loro bici. In tutto hanno preso parte al sit-in alcune centinaia di persone.
Marino: "Non sono andato da Fazio per un atto di responsabilità" - "Non volevo scendere perché non volevo che la manifestazione venisse strumentalizzata, viste tutte le polemiche di questi giorni - ha detto Marino, spiegando la sua decisione a sorpresa di scendere in piazza tra i fan -. Poi, pensando a tutte le persone che sono venute qui invece di passare la domenica con la famiglia o in altri modi, ho deciso di scendere per ringraziarli. Mi sembra giusto. Ho fatto anche un atto di responsabilità, visto il clima di questi giorni, evitando di andare sabato in tv da Fabio Fazio".
Salvini: "Se uno sbaglia, chiede scusa e va a casa" - E sulle dimissioni del primo cittadino di Roma ha detto la sua anche Matteo Salvini: "Se uno sbaglia, cade, chiede scusa e va a casa, ma la parolina magica io ancora non l'ho sentita...". Intervenendo nella trasmissione televisiva L'Arena, il leader della Lega ha aggiunto: "Ora però basta continuare a parlare di scontrini per giorni, pensiamo al domani".