Cuoco italiano ucciso in Francia: è giallo sul movente del delitto
Il corpo è stato trovato da un passante su un sentiero vicino ad Aubenas, nella Francia meridionale. le autorità francesi non hanno avvertito né i familiari né la polizia italiana
Era nato a Carpi, nel Modenese, e aveva abitato a Rolo, nel Reggiano, prima di trasferirsi in Francia qualche anno fa, dove lavorava come cuoco itinerante girando con un furgone vintage attrezzato per la ristorazione. Fabio Bassoli, 30 anni, è stato trovato morto da un passante lungo un sentiero vicino ad Aubenas, nella Francia meridionale: secondo gli investigatori è stato ucciso con violenti colpi alla testa.
Secondo il Resto del Carlino il cadavere è stato trovato 8 giorni fa, ma le autorità francesi non hanno mai informato ufficialmente né la famiglia né i colleghi italiani, che hanno avuto conferme dell'omicidio solo sabato attraverso l'Interpol, al quale la questura aveva richiesto notizie.
Dopo il delitto, la gendarmedia francese ha interrogato gli amici e le persone ritenute vicine a Fabio Bassoli, soprannominato Rakor, effettuando anche un sopralluogo nell'abitazione del giovane cuoco. Ma sul movente del delitto resta il mistero: inizialmente, secondo il quotidiano bolognese, gli investigatori avevano ipotizzato che l'omicidio fosse dovuto a un tentativo di rapina, ma in seguito gli investigatori hanno privilegiato altre ipotesi, compresa quella che l'assassino sia non un rapinatore ma una persona che il 30enne conosceva.
A quanto pare i genitori di Bassoli (il padre, Claudio, è stato a lungo dipendente della Coop Consumatori Nordest, mentre la madre, Enrica Daolio, insegnante di cucina, anni fa gestiva un affermato ristorante tra Novellara e Reggiolo) hanno incaricato un avvocato francese di seguire direttamente le indagini.
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