Ankara, quattro piste dietro la strage Dall'Isis ai servizi deviati e ai curdi
Improbabile una rivendicazione dell'attentato. Sullo sfondo la crisi del partito di Erdogan che, con i curdi in Parlamento, perderebbe la maggioranza assoluta. Nella notte proteste contro il governo
Chi c'è dietro la strage di Ankara? Tutti e nessuno come prevede la migliore strategia del terrore. Improbabile arrivi una firma più o meno ufficiale. "Nessuno ha rivendicato le esplosioni" ha spiegato ieri il premier Ahmet Davutoglu, indicando come potenziali sospetti Isis e Pkk ma anche le sigle di estrema sinistra Dhkp-c e Mlkp. Praticamente tutti tranne servizi segreti e altri gruppi filo-statali, ipotesi che gli analisti non scartano a priori. Una situazione di caos a soli venti giorni dalle elezioni, dove secondo i sondaggi l'Akp di Erdogan rischia di ritrovarsi senza la maggioranza assoluta di cui aveva goduto per 13 anni: a negargliela sarebbe l'ingresso dei curdi in Parlamento.
Perché l'Isis - Il Califfato tiene ovviamente gli occhi molto aperti sulla Turchia, stretta tra Siria e Europa. Nel Paese si parla dell'esistenza di molti estremisti infiltrati anche tra i gruppi curdi. Erdogan ha preso tempo prima di prendere posizione sui raid in Siria, temendo proprio attentati e ritorsioni interne.
Perché i servizi segreti deviati - La gente in piazza ha dato subito la colpa al governo, anche come reazione emotiva. Qualcuno ipotizza che i curdi possano disertare le urne in segno di protesta con Ankara, eventualità che gioverebbe al partito di Erdogan. Seppur teorica, ad oggi anche questa pista va tenuta in considerazione
Perché cellule curde - Non è il primo attentato sanguinario in Turchia: i precedenti sono stati messi a segno da due curdi formatisi in Siria nelle fila dello Stato Islamico. Se cosi fosse, difficile aspettarsi una rivendicazione: l'incertezza di chi ha colpito fomenta rabbia e tensione tra Ankara e curdi. E l'Isis non chiede di meglio.
Perché l'estrema sinistra - Il premier Davutoglu lo ha messo nero su bianco: "Negli ultimi tre giorni a Istanbul e Ankara sono stati arrestati diversi potenziali kamikaze", ha rivelato, precisando che a Istanbul si trattava proprio di un membro del Dhkp-c.
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