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Infibulazione, due bambine tolte ai genitori: "Mutilazione riprovevole"

L'Aquila, la Cassazione conferma la sentenza di secondo grado: le ragazzine, di origine nigeriana, potranno essere adottate

-afp

Potranno iniziare una nuova vita le due bambine di 9 e 10 anni che hanno subito un intervento di infibulazione durante un viaggio nella loro terra di origine, la Nigeria. La Cassazione ha infatti confermato la sentenza emessa dalla Corte d'Appello de L'Aquila: le ragazzine e il loro fratello, già allontanati dai genitori, potranno essere adottati. "L'infibulazione è una pratica crudele e riprovevole", scrissero i giudici d'Appello.

Come racconta il quotidiano Il Centro, i difensori della coppia, residente in Val Vibrata ma in carcere in seguito a una condanna per sfruttamento della prostituzione e riduzione in stato di schiavitù, hanno provato a convincere i giudici della loro estraneità. L'intervento, avevano raccontato, era stato "effettuato dalla nonna" delle bambine e non vi era modo di opporsi a quella che è una "tradizione locale".

La Cassazione, tuttavia, ha deciso di sposare la tesi della Corte d'Appello, secondo cui la pratica "non trova alcuna giustificazione, neppure se attribuita a usanze e a tradizioni proprie della cultura di origine".

I legali dei genitori, tuttavia, sembra non siano intenzionati ad arrendersi e pensano di rivolgersi ora alla Corte europea per i diritti dell'uomo.

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