Al Palazzo Ducale di Genova

"Dagli impressionisti a Picasso", capolavori al palazzo Ducale di Genova

La stanza del Doge accoglierà i capolavori impressionisti del Detroit Institute of Arts fino al 10 aprile 2016

© ufficio-stampa|

Dall'Autoritratto di Van Gogh all'Arlecchino di Picasso, dai Gladioli di Monet alle Ballerine di Degas, passando per altre famose opere di Cézanne, Kandinsky, Matisse, Modigliani, Renoir: il palazzo Ducale di Genova ospiterà fino al 10 aprile 2016 la mostra “Dagli impressionisti a Picasso. Capolavori del Detroit Institute of Arts” con una selezione di cinquantadue opere impressioniste provenienti dal Detroit Institute of Arts che permetterà di ammirare i capolavori dei più grandi pittori del '900 nel loro periodo di massima espressione artistica.

Nell'Appartamento del Doge si dispiegheranno pagine intere di storia della pittura, scandite da dipinti sempre di profonda bellezza e, in molti casi, di decisivo significato per gli snodi dell'arte europea alle soglie della modernità. Un percorso visto attraverso gli occhi e le pennellate di artisti che, in modo inequivocabile, hanno cambiato la storia dell'arte, distinguendosi per caratteristiche differenti e peculiari tali da renderli un unicum nel panorama mondiale di tutti i tempi.

La raffinatezza del segno di Degas che veicola una nuova interpretazione umana e sociale; l' intelligenza e la sensibilità di Cézanne che ripercorre le regole dell'arte, le smonta una per una e le rimonta in modo nuovo, straordinariamente efficace; la spiritualità di Van Gogh che riflette se stesso e la propria interiorità in ogni opera, con colori forti e accesi atti a manifestare emozioni forti e contrastanti; Gauguin e la sua ricerca di una purezza naturale e morale, spogliata da ogni conformismo, carica di sentimenti e di affetti espressi in modo ingenuo, diretto e appassionato; l'espressione talvolta persino esplosiva della energia creativa di Picasso, manifestazione di un uomo che partecipa intensamente al suo tempo e al suo mondo, senza mai nemmeno un accenno di malinconia o di rimpianto, rileggendo temi e svolte stilistiche, interpretate alla luce di un'esperienza umana e artistica senza confronti. Maestri della pittura, dunque, che divengono parte preziosa e insostituibile di una storia che ci appartiene profondamente, e che ci parla una volta di più con l'universale linguaggio della bellezza.